Día de la Hispanidad: alla scoperta della festa nazionale spagnola

Il 12 ottobre 2024 avrà luogo, come ogni anno, la parata militare a celebrare la festività nazionale.
La festa sancisce la ricorrenza della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, il navigatore genovese che salpò commissionato dalla Corona di Spagna; a simboleggiare la “hispanidad”: l’identità nazionale.
L’evento ricorda alla Spagna il grande ruolo che ha avuto nel periodo delle esplorazioni medievali, nella parata scenderanno in piazza la famiglia reale ed il Re, i funzionari di Stato di rilievo maggiore e le autonomie locali.
Quest’anno la cerimonia partirà dalla fontana di Nettuno, in Plaza Canovas del Castillo, seguiranno agli onori militari il lancio dei paracadutisti, l’alzabandiera solenne per i caduti, e l’omaggio ai colori nazionali.
Anche la nomenclatura con cui è stata battezzata questa giornata è intrinseca di storia, solo dal 1987 prende il nome di festa nazionale, infatti sino al 1935, la festività si chiamava “Día de la Raza”; questa terminologia è stata criticata nei successivi decenni ed ha lasciato il posto alla denominazione odierna giù citata, la ragione è di natura discriminatoria.
Nel 1926 un sacerdote spagnolo propose il termine “Hispanidad“ come sostituto. Nel 1931 l’ambasciatore Ramiro de Maetzu guidò l’editoriale da lui creato con la rivista “Acciòn Espanola”, nella quale sosteneva che il 12 ottobre si sarebbe dovuto in realtà chiamare “Dìa de la Hispanidad”.
A questa tesi accompagnò argomentazioni di valori logici e culturali che racchiuse nel libro intitolato “Defensa de la Hispanidad”.
Sulla stessa scia, nello stesso anno (1934) l’arcivescovo di Toledo, anch’esso spagnolo pronunciò un discorso intitolato: “apologia de la Hispanidad”.
Dal 1935 e per i successivi decenni (tranne una parentesi storica combaciante con il regime franchista che ripristinó il vecchio vocabolario) venne chiamato “Dia de la Hispanidad”, con l’intenzione di riconoscere e ampliare una festa di origine spagnola a tutti quei nuovi territori e popolazioni di matrice ispanica che condividevano idioma, religione e cultura.
Di massimo rilievo diventa anche la figura di Rodrigo de Triana, il marinaio di Siviglia che per primo ha avvistato terra; nel festeggiamento della ricorrenza di un evento che ha segnato lo sviluppo della storia e la centralità della Spagna nella storia del mondo.