L’unificazione delle due Germanie
“Qualcuno resterà sempre in vita per raccontare. E perciò nulla può mai essere praticamente inutile, almeno non a lunga scadenza” (HannahArendt)
Il 3 ottobre si celebrerà in Germania la più importante festa nazionale: il Giorno dell’Unificazione Tedesca. Dal 21 agosto del 1961 fino al 9 novembre del 1989, il muro di Berlino aveva diviso imponente la Germania, separandola in due blocchi ben delineati e antagonisti. I carri armati sovietici e statunitensi si fronteggiavano in modo ostile all’altezza di quell’incrocio situato sulla Friedrichstraßehe, poi soprannominato “Checkpoint Charles”. La via di passaggio, intitolata a Federico I, Re di Prussia, che collegava il quartiere sovietico di Mitte con quello statunitense di Kreuzberg, era divenuta il punto di riferimento principale per le autorità della Repubblica Democratica Tedesca intente a tracciare quell’inesorabile solco che avrebbe frenato la fuga dei cittadini in occidente. La ritirata in simultanea da parte delle truppe sovietiche e statunitensi rappresentò il momento decisivo della crisi del 1961, con il riconoscimento reciproco della situazione di fatto. Sarà necessario aspettare ben ventotto anni, affinché la libertà tanto a lungo desiderata dalla gente della Germania dell’est (DDR) venisse ottenuta.
Con la caduta del muro, il flusso di persone che dall’est rincorrevano l’occidente aumentò sensibilmente, ed iniziarono a diffondersi chiari slogan urlati contro coloro che richiedevano pazienza.
“Se il marco non viene da noi, saremo noi ad andare dov’é il marco!”
Ci si scontrava con le differenze politiche, economiche, culturali e sociali dei due stati per molto tempo tenuti distanti. Inoltre, si doveva considerare che la repubblica democratica tedesca e la repubblica federale tedesca, facevano parte di sue sistemi di sicurezza militari opposti e che la Germania dell’Ovest avrebbe dovuto aspettare il consenso da parte degli ex- alleati della Seconda Guerra Mondiale per poter agire. La riunificazione, ancora una volta, era divenuta un problema internazionale che portò gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica, la Francia e la Gran Bretagna, a non facili trattative. Con lo scioglimento della Repubblica Democratica Tedesca, e l’annessione delle sue regioni – frettolosamente costituite – alla Repubblica Federale, la Germana venne definitivamente riunita il 3 ottobre 1990, giorno, durante il quale, si festeggerà l’Unificazione nazionale. Ad oggi, il sentimento popolare tende a riconoscersi più con il 9 novembre, anniversario della caduta del Muro, momento durante il quale si oltrepassava, in modo eccitato e nervoso, quel confine che aveva separato, drasticamente, un intero popolo. Nonostante la Germania sia riuscita a lasciare nel passato l’ingombrante Novecento si percepisce ancora la necessità di costruire una memoria comune, solida e condivisa, nella quale si possa riconoscere l’intero Paese.
“Il Muro esisterà ancora fra cinquanta e anche fra cento anni, fino a quando le ragioni della sua esistenza non saranno venute meno”. (Erich Honecker).
E allora, che si continuino a sbriciolare, a colpi di brindisi, quei muri ancora intatti, di pregiudizi e stereotipi, tra loro incollati come vecchi mattoni, cosparsi di Super Glue.