Quelle che leggerete sono le molteplici e turbolenti avventure di un individuo affetto da innamoramento compulsivo.
Jacques Anquetil a cavallo tra gli anni Cinquanta e i Sessanta dominò la scena del ciclismo mondiale. Fu l’unico ciclista della storia, insieme a Merckx e Hinault, non solo a vincere nello stesso anno Giro e Tour, ma anche a conquistare nell’arco della carriera tutti e 3 i grandi Giri.
Questo ragazzino dell’Alta Normandia riusciva a ottenere questi grandissimi risultati pur concedendosi a frequenti bevute di champagne e partite di bridge che si dilungavano fino a tarda notte. Addirittura a conclusione di ogni tappa era sorretto psicologicamente e non solo da Jeanine, moglie del suo medico di squadra, con la quale era scoppiato un amore folle e implacabile.

Quando all’età di trentacinque anni, Jacques decise di ritirarsi, volle a tutti i costi un figlio, ma Jeanine era ormai troppo in là con l’età e non poté darglielo. Anquetil pensò addirittura di pagare un’altra donna per soddisfare il suo desiderio di paternità ed è a quel punto che Jeanine prese una decisione che soltanto l’amore incondizionato può comprendere, ovvero concedette a Jacques la propria figlia, Annine, di soli diciotto anni, affinché possa avere da lei una figlia.
Nacque Sophie e tutti e tre come in un romanzo dell’Ottocento andarono a vivere in un castello che rappresentava la rivincita del vecchio garzone che ce l’ha fatta nella vita.
Ma la mirabolante storia di Jacques Anquetil non finì qui. Annine, una volta cresciuta, decise di andarsene di casa, capendo che non è possibile condividere il tetto con l’uomo di sua madre. L’ex ciclista cadde così in uno stato di profonda depressione. Per cercare di risollevargli il morale, Jeanine decise così di invitare al castello il proprio figlio Alain e la compagna Dominique, con i quali Jacques era in ottimi rapporti.

Ma tutto questo non aiutò Jacques Anquetil. Arrivò addirittura al punto di minacciare Annine, contemporaneamente la figlia della moglie e la madre biologica della figlia, di sedurre la compagna del figlio della moglie, Dominique, qualora non fosse tornata. Annine non ritornò e Anquetil non tradì la propria minacciosa promessa. Si legò infatti a Dominique, dalla cui relazione nacque un altro figlio, Cristopher.
Un vero e proprio sultano Jacques Anquetil, che morì per via di un cancro allo stomaco a soli cinquantatre anni, giovane come una rockstar alla quale tutto sommato era anche assomigliato in vita