A Roma, il concerto in onore del Maestro azero Uzeyir Hajibeyli
Europa
17 Settembre 2025

A Roma, il concerto in onore del Maestro azero Uzeyir Hajibeyli

Tra danze folkloristiche, performance al pianoforte e di canto lirico, il concerto ha onorato il Maestro Uzeyir Hajibeyli, ricordato per la sua capacità di fondere passato e presente.

di Jasmine Gheorghe

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Ieri, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma ha ospitato il concerto in onore del Maestro Uzeyir Hajibeyli, in occasione del 140° anniversario della sua nascita e del Festival di Musica Nazionale dell’Azerbaigian.

L’evento musicale è stato introdotto dall’Ambasciatore dell’Azerbaigian a Roma, Rashad Aslanov, il quale ha sottolineato l’importanza di commemorare un compositore emblematico come Hajibeyli, rafforzando il legame con l’Ambasciata Italiana attraverso il linguaggio universale della musica.

Il concerto è stato poi aperto dal Ritm Dance Group, che ha animato il palco del Santa Cecilia con danze ritmiche tipiche dell’Azerbaigian, seguito da molte altre performance al pianoforte e di canto lirico: un intreccio di forme musicali diverse, ma tutte unite sotto l’opera di Hajibeyli, capace di riassumere lo spirito del proprio paese.

Hajibeyli ha infatti il merito di aver composto l’inno nazionale della Repubblica Democratica di Azerbaigian, adottato in maniera permanente dal 1991, nonché di aver fondato l’Orchestra Sinfonica di Stato del proprio paese.

Non solo, fu lui il primo compositore d’opera nel mondo islamico, che inaugurò una nuova epoca artistica portando in scena Leyli and Majnun, nel 1908.

Il Maestro fu anche uno dei primi a dare voce ad artiste di genere femminile, in uno spazio e tempo in cui le donne venivano sistematicamente silenziate.

La capacità di Hajibeyli di fondere passato e presente, nonché di protendersi al futuro, è stata perfettamente racchiusa nel concerto di ieri, reso possibile dalla sinergia tra l’Ambasciata, il Centro Culturale dell’Azerbaigian e il Conservatorio romano.