Palazzo Farnese. L’intelligenza artificiale ha un genere? Superare i bias, ripensare la parità

Il 3 marzo 2025, dalle 18.00 alle 20.00, Palazzo Farnese a Roma ospiterà un evento per esplorare il ruolo dell’intelligenza artificiale (IA) nelle questioni di genere e parità. Il titolo del dibattito, “L’intelligenza artificiale ha un genere?”, pone una domanda provocatoria e stimolante: può la tecnologia essere neutrale o, come altri campi, rispecchiare e amplificare le disuguaglianze di genere? L’incontro si concentrerà sulla questione dei bias algoritmici, sulla sottorappresentazione delle donne nel settore digitale e sul potenziale dell’IA come strumento per combattere fenomeni come il cyberbullismo e la violenza di genere online.
La tavola rotonda riunirà figure di spicco del panorama politico, accademico e imprenditoriale, tutte impegnate in prima linea nella lotta per la parità di genere e nella trasformazione digitale. Moderato da Valeria Manieri, giornalista e fondatrice della piattaforma Le Contemporanee, l’incontro avrà la partecipazione di esperte che porteranno diverse prospettive su come affrontare i bias e le disparità nel mondo della tecnologia. Il dibattito sarà aperto dall’ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens, e dalla presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e le forme di violenza di genere, on. Martina Semenzato.
Le voci principali della serata saranno Elena Bonetti, Laure Lucchesi e Federica Merenda, che offriranno il loro punto di vista sulla questione. Elena Bonetti, deputata e già ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha una solida esperienza nel campo delle politiche sociali e della parità di genere. Bonetti ha anche un dottorato in matematica e ha presieduto la Commissione d’inchiesta sugli effetti economici e sociali della transizione demografica. Il suo contributo sarà fondamentale per esplorare come le istituzioni politiche possono intervenire per limitare i bias nell’IA e promuovere l’uguaglianza.
Laure Lucchesi, presidente e co-founder di Give&Tech, docente presso Sciences Po Paris e Telecom Paris, è una pioniera della trasformazione digitale in ambito pubblico e privato. Con vent’anni di esperienza, Lucchesi ha diretto l’Etalab, il dipartimento del Primo Ministro francese responsabile dell’innovazione, e ha lavorato per creare il “Lab IA” dello Stato francese. La sua esperienza internazionale sarà cruciale per comprendere come la regolamentazione europea e francese stia affrontando la questione dei bias di genere nelle tecnologie emergenti.
Federica Merenda, filosofa e ricercatrice post-dottorato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è una figura di riferimento per gli studi di genere applicati all’intelligenza artificiale. Con una formazione accademica che include un dottorato in diritti umani e un master in diritto internazionale umanitario, Merenda ha collaborato a progetti di ricerca che esplorano l’etica dell’IA e il ruolo della filosofia politica femminista. La sua esperienza nell’analisi critica delle tecnologie sarà determinante per affrontare le problematiche etiche che sorgono nell’interazione tra IA e diritti delle donne.
L’evento non solo offrirà un’opportunità di riflessione sull’impatto dell’IA sulla parità di genere, ma anche su come le politiche pubbliche, l’industria e la ricerca possano collaborare per ridurre i bias e promuovere un uso equo della tecnologia. Il tema della violenza di genere online e del cyberbullismo, affrontato attraverso il prisma dell’IA, fornirà uno spunto di discussione importante su come le nuove tecnologie possano, e debbano, essere utilizzate per tutelare i diritti delle donne. Con il contributo delle relatrici e degli ospiti, questo evento promette di essere un momento di grande valore per tutti coloro che desiderano comprendere meglio come la tecnologia possa evolvere in modo più giusto e meno discriminatorio. L’iscrizione è obbligatoria, e i posti sono limitati, quindi è consigliato registrarsi in anticipo QUI.