Processo Ruby: confermata udienza di domani, ma Berlusconi rimane in ospedale e attacca i giudici
Ormai è confermato, Silvio Berlusconi resta in ospedale almeno fino a domani. Secondo il suo medico dr. Alberto Zangrillo, primario del reparto di anestesia all’ospedale San Raffaele di Milano, dove l’ex premier è ricoverato, le sue condizioni si sono anche complicate, tanto che da questa mattina è sotto monitoraggio cardiologico, per il sopraggiungere di una complicazione ipertensiva, dovuta ad un effetto collaterale della “la robusta terapia” somministrata per l’uveite di cui è affetto. Il medico ha anche precisato che non è in grado di dire se il suo paziente potrà essere dimesso domani.
Invece i consulenti inviati dal Tribunale, che hanno visitato Berlusconi, hanno accertato che l’infiammazione agli occhi non costituisce un “impedimento assoluto” tale da giustificare un’assenza in aula dell’imputato. Ma la decisione della corte di andare avanti con il dibattimento ha riacceso lo scontro tra il Cavaliere e i giudici di Milano. Si attendono anche manifestazioni di simpatizzanti del pdl davanti al Palazzo di giustizia.
Domani sicuramente i giudici del tribunale di Milano dovranno ancora decidere, nel corso della nuova udienza del processo Ruby, sull’istanza di legittimo impedimento che la difesa di Berlusconi ha già annunciato di presentare per ottenere un nuovo rinvio. Dunque il collegio giudicante, potrebbe ancora disporre una nuova visita fiscale.
Berlusconi intanto furibondo dichiara: “Vogliono farmi fare la fine di Craxi”. Aggiungendo:“Mi perseguitano, ho speso un patrimonio per i miei avvocati: e pensare che fino al ’94, alla discesa in campo, non avevo avuto alcun guaio”.
Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, nel suo commento ha paragonato il trattamento di Berlusconi a un dissidente politico in un regime: “E’ evidente a tutti che verso Silvio Berlusconi sono praticati metodi che credevamo propri dei regimi non democratici verso i dissidenti politici”.
Anche il segretario del Pdl Angelino Alfano, che si trova a Cernobbio per i lavori del seminario Ambrosetti, commentanto quanto sta accadendo in questi giorni afferma: “la richiesta di una visita fiscale sfonda il muro del ridicolo. Io sono andato a trovarlo ieri pomeriggio e ho visto che ha effettivamente questi problemi, comprensibili anche a chi come me non se ne intende.
L’Associazione nazionale dei magistrati reagisce e attraverso il presidente, Rodolfo Maria Sabelli, e interviene contro la manifestazione organizzata dal Pdl, dicendo: “qualsiasi generalizzazione, qualsiasi attacco alla magistratura e idee di manifestazioni contro la magistratura costituiscono una sfida a principi che sono fondamento della nostra Costituzione e delle democrazie mature”. Ma Sandro Bondi del Pdl replica e dice:”La dichiarazione del presidente dell’Anm è di una gravità senza precedenti. In qualsiasi altro Paese democratico dichiarazioni come quelle rilasciate oggi da un magistrato come Sabelli sarebbero considerate lesive dell’autonomia e dell’indipendenza delle istituzioni democratiche e di conseguenza censurate con forza”.
Sebastiano Di Mauro
10 marzo 2013