Continua il braccio di ferro tra ex premier Berlusconi e magistrati
Il braccio di ferro tra gli avvocati difensori di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, ed i magistrati della Procura di Milano è destinata a continuare. Ieri infatti, dopo che i giudici hanno riconosciuto il legittimo impedimento all’ex premier, bocciando la richiesta di visita fiscale avanzata dal p.m. Ilda Boccassini, oggi invece è arrivato il via libera alla visita fiscale di Berlusconi da parte dei giudici della Corte d’appello di Milano.
L’ex premier aveva disertato l’udienza del processo Ruby, a causa dell’”uveite”, disturbo agli occhi di cui soffre e per il quale si trova ricoverato presso l’ospedale San Raffaele di Milano.
La richiesta di visita fiscale era stata avanzata dal sostituto procuratore generale Laura Bertolè Viale, allo scopo di verificare se i problemi di salute del Cavaliere siano ostativi in modo “assoluto” a presenziare l’udienza del processo Mediaset, relativo ai diritti Tv, in cui è imputato per frode fiscale.
I magistrati della Corte d’appello, a seguito della richiesta valutata in camera di consiglio per decidere se disporre la visita fiscale oppure rinviare l’udienza, hanno deciso nel giro di mezzora, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore generale.
Pertanto l’ex premier verrà visitato dagli specialisti Pasquale Troiano e Carlo Goi, che dovranno stabilire le sue effettive condizioni e dire l’ultima parola sulla sua possibilità o meno di essere presente in aula.
Per Silvio Berlusconi è stata chiesto la conferma della condanna di primo grado a quattro anni di carcere per frode fiscale.
Si attendono ora gli sviluppi di quella che oramai, da anni è diventata un saga infinita, che influisce non poco nella vita politica italiana e, in un grave momento come quello che stiamo vivendo, gli italiani hanno invece bisogno solo di certezze su chi deve provvedere al governo del Paese, più che decidere il potere o meno di una singola persona.
Sebastiano Di Mauro
9 marzo 2013