Post elezioni: il Pd avra’ la fiducia al Senato?
Quella del post elezioni è un’Italia divisa in tre parti: Il Pd riuscirà ad ottenere la fiducia da Pdl e Movimento 5Stelle?
Un primo tentativo di apertura, volto a tastare il terreno, l’ha fatto stamani Pier Luigi Bersani che rivolgendosi alla stampa ha prima ribadito che per il Pd non si tratta di una vittoria, poi ha lanciato la sua proposta, l’unica possibile: dare la fiducia ad un governo che si concentri su alcuni punti di cambiamento.
Un appello lanciato più a Grillo che a Berlusconi. Bersani ha poi spiegato che è sua intenzione dar vita ad un governo da “combattimento” che sia in grado di presentare al Parlamento: «un programma essenziale per una riforma delle istituzioni, della politica, a partire dai costi e dalla moralità pubblica e privata, fino alla difesa dei ceti più esposti alla crisi».
Il leader del Movimento 5Stelle ha replicato alle parole di Bersani affermando: «valuteremo ogni singolo provvedimento». Per farlo però il movimento di Grillo dovrà prima concedere la fiducia al governo Bersani, in quanto il programma può esser discusso solo in un secondo momento. Sarà quindi fiducia?
Difficile da dirsi visto che Grillo in un post pubblicato poco fa sul suo blog ha definito Bersani uno stalker politico che:
«da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro».
Il problema non riguarda tanto la Camera, dove il Pd ha una grande maggioranza, ma il Senato dove lo scarto con Pdl e M5S è minimo. Ricordiamo che in fase di voto l’astensione verrà considerata come voto contrario mentre se, i componenti del Pdl o del Movimento 5Stelle, dovessero abbandonare l’aula per protesta renderebbero la votazione non valida per mancanza di numero legale.
Effetti delle elezioni 2013: rapporti con la Germania sempre più tesi. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha cancellato la cena con il candidato socialdemocratico alle elezioni tedesche, Peer Steinbrueck, dopo che quest’ultimo ha definito Silvio Berlusconi e Beppe Grillo dei “pagliacci”. Per la precisione Steinbrueck si era detto “esterrefatto per la vittoria di due pagliacci” ed ha definito Berlusconi un “clown con un eccesso di testosterone”.
Enrico Ferdinandi
(Twitter @FerdinandiE)
27 febbraio 2013