Mercato auto, brusca frenata delle vendite a settembre, in Europa -23,4%
Dopo il periodo favorevole relativo al mese di agosto, con buoni risultati spinti anche dagli sconti applicati dai concessionari per vendere le auto non a norma con le nuove normative antinquinamento, il mese di settembre fa segnare un brusco calo per le vendite del settore auto.
Nel vecchio continente viene registrato un calo del 23,4%, con l’Italia che invece ottiene un risultato peggiore con un -25,4%. Dati che rilevano l’instabilità che regna ancora sovrana in tale settore, un’altalena che dimostra come il settore debba lavorare in modo proficuo sulla propria direzione e strategia.
Un numero sempre maggiore di aziende, liberi professionisti e privati, spinti anche dalle nuove regole che fermano i veicoli diesel più inquinanti, hanno rivisto il loro concetto di mobilità, introducendo nuove soluzioni di possesso di un autoveicolo rispetto al classico acquisto di proprietà.
Stiamo assistendo a una crescita rapida del settore noleggio a lungo termine, con offerte sempre più personalizzabili e che offrono convenienza non solo alle aziende ma anche ai privati, che hanno la possibilità di avere un pacchetto completo comprensivo di automobile, manutenzioni, assicurazione, una sicurezza completa e la possibilità di poter cambiare la vettura dopo pochi anni.
Sommando le nuove immatricolazioni per noleggio a lungo e breve termine, quelle concernenti le flotte aziendali e il car sharing, in Italia sono presenti oltre 1 milione di veicoli che possono essere annoverati in questa categoria.
Parallelamente al noleggio prende quota anche l’acquisto di auto usate, soprattutto grazie alle tante offerte auto km 0 che è possibile trovare sul mercato, soluzioni come quelle offerte da brumbrum, che permettono di avere un’auto come nuova al prezzo di una usata, grazie a modelli immatricolati da pochi mesi e con pochissimi o nessun chilometro effettuati. Automobili convenienti, mai appartenute a soggetti privati, con una ricca dotazione di accessori prestabilita e che permettono un acquisto più economico rispetto al tradizionale acquisto di un’auto nuova.
La crescita di questi nuovi modi di acquisto unitamente a un momento particolare del settore auto, hanno portato a registrare a settembre un calo netto per quello che riguarda le immatricolazioni di veicoli nuovi.
A livello di marchi, FCA ha subito un vero e proprio tracollo registrando un -31,4%, con il marchio Alfa Romeo che ottiene i risultati peggiori.
Troviamo poi Renault con un -26,9%, Peugeot con un -4,6%, mentre è netto il calo di DS che registra un -36,3%. Anche i marchi tedeschi non hanno ottenuto risultati migliori, con Volkswagen che crolla con un -52,1%, meno pesante la situazione di BMW con -8,8% e Mercedes con -12,1%.
L’unico marchio che ha fatto segnare segnali positivi per quanto attiene le vendite del mese di settembre, è stato Volvo, che ottiene una crescita del 3,3%, grazie all’introduzione di nuovi modelli che hanno riscontrato un importante successo di vendita.
Resta da capire quale sarà il trend per questi ultimi mesi del 2018, con i risultati che potrebbero influenzare il trend generale dell’anno, livellando verso il basso le buone percentuali ottenute nel corso del primo semestre.