L’assessore Majorinodel Comune di Milano dice che sono già 24 persone inserite nei servizi sociali ed educativi
Ora per effetto di un accordo tra Comune e Tribunale di Milano, le persone condannate per guida in stato di ebbrezza potranno scontare la pena inflittagli presso i servizi sociali ed educativi del Comune di Milano, per attività socialmente utili.
Questo l’effetto della convenzione con la Giunta di Palazzo Marino ha, manifestando la propria disponibilità dell’ammimistrazione comunale a far svolgere lavori di pubblica utilità nelle proprie strutture.
Secondo il C.di S. la pena detentiva e pecuniaria per la guida in stato di ebbrezza può essere sostituita da attività non retribuite a favore della collettività, presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.
La convenzione, che ha durata di due anni e si intende tacitamente rinnovata per un analogo periodo, prevede la possibilità di accogliere nelle strutture del Comune fino a un massimo di 24 persone, così suddivise: 4 verranno assegnate all’Educazione, 20 alle Politiche sociali per l’impiego in Rsa, Centri diurni disabili, Centri di mediazione al Lavoro, strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati e nell’ambito del Piano Anticaldo.
Le persone ammesse al programma svolgeranno mansioni di affiancamento agli operatori, per accompagnare anziani non autosufficienti, consegna a domicilio di farmaci, pasti e spesa, supporto ad attività socio-educative e animative.
E anche previsto un utilizzo per attività amministrative, disbrigo pratiche, data entry e archiviazione.
Dopo un periodo di verifica, a seconda dell’esito della collaborazione, il numero delle persone da inserire nelle strutture del Comune potrà essere aumentato.
L’assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute Pierfrancesco Majorino, in proposito ha così commentato: “Abbiamo dato la nostra disponibilità al Tribunale pensando che l’impiego in lavori di pubblica utilità rivesta, sia per i condannati che per la collettività, un rilevante beneficio in termini sociali ed educativi. I condannati in tale maniera avranno l’opportunità di risarcire la società in un modo che sarà loro utile anche per la propria crescita personale”.
Sebastiano Di Mauro
23 febbraio 2013