Milano: Orari dei negozi, dopo dieci anni si cambia

In arrivo in città una vera rivoluzione per l’orario dei negozi di molte attività che potranno gestire i propri orari di apertura e chiusura a piacimento, ventiquattro ore su ventiquattro tutti i giorni della settimana.
Per contro, dovrà essere rispettata la normativa nazionale vigente, oltre le necessità sia delle imprese stesse, sia dei cittadini, dopo averne data comunicazione al Comune, inclusa l’esposizione obbligatoria dell’effettivo orario di apertura e chiusura dell’esercizio.
L’ordinanza approvata ieri, prende il posto di quella esistente datata 2003 ed è destinata ad attività artigiane, sale da gioco e scommesse, sale da ballo, discoteche, centri estetici e include anche il commercio ambulante su area pubblica, nonché le attività di vendita di alimenti e bevande.
Tuttavia, la libertà di tempi di apertura non è per tutti, anzi è prevista una riduzione degli stessi al fine di porre un freno al fenomeno della “ludopatia”, cosi l’Amministrazione limita, in accordo con la Questura, l’apertura delle sale gioco e scommesse, nella fascia oraria che va dalle 10.00 all’1.00. Poi ancora, nel dettaglio aumenterà di un giorno la possibilità, da parte degli utenti, di migliorare il proprio aspetto, poiché non sarà più obbligatorio il giorno di chiusura settimanale per acconciatori, estetisti e centri benessere, mentre la fascia oraria rimane invariata dalle 7.00 alle 22.00.
Orari articolati, a scelta, per gli artigiani che non possono aprire prima delle sei e non possono abbassare la saracinesca oltre l’una del giorno successivo.
I mercati scoperti cittadini manterranno gli stessi orari, mentre per il commercio su area pubblica varrà l’orario della legge regionale: dalle 5 alle 24.
Ci sarà, anche, la possibilità di lavorare la domenica e i festivi per i negozi mobili su furgoni (quelli con bibite e panini) con apertura dalle 8 alle 24 e con una pausa che non superi le due ore ininterrotte per sosta.
Per questi ultimi, c’è una deroga a salvaguardia della quiete pubblica: la proroga delle vendite sino alle 2.00 nelle zone oltre la circonvallazione esterna o ad almeno 200 metri da edifici abitati.
In ultimo, per discoteche, sale da ballo e locali di pubblico spettacolo restano orari e disposizioni immutati.
Manuelita Lupo
30 gennaio 2013