“C’è posto per te”: porta un povero a casa tua
Il cardinale Scola invita ad “accogliere un povero a tavola per Natale” nella propria casa
L’iniziativa, che prende spunto dal desiderio del cardinale Scola, non è la bella copia della trasmissione di Maria de Filippi, al cui slogan, inevitabilmente si pensa, ma è la reale disponibilità all’Accoglienza da offrire ad un ospite “sconosciuto” al pranzo delle feste.
Questa iniziativa è stata comunicata, durante la Messa in Duomo della Quinta domenica d’Avvento, dall’Arcivescovo di Milano il cardinale Angelo Scola, che ha esortato i fedeli a compiere “a Natale nei giorni che ci separano dall’Epifania” a “qualche gesto di condivisione”, ed in particolare ad aprire “con libertà, le nostre case per un invito a tavola rivolto a quanti sono nel bisogno e nella solitudine”.
Per consentire a tutti coloro che volessero mettere in pratica l’invito del cardinale Scola, affinché le prossime feste natalizie siano segnate da un gesto concreto di ospitalità, interviene la Caritas Ambrosiana, attraverso il Servizio Accoglienza Milanese (Sam) proponendo l’iniziativa “C’è posto per te” allo scopo di mettere in comunicazione le famiglie che a Natale e nei giorni successivi si renderanno disponibili ad aggiungere un posto a tavola con le persone bisognosa o sole.
Chi, dunque, in un giorno simbolico come Natale, Capodanno, l’Epifania e in altri giorni di questo periodo volesse cogliere l’occasione per questa esperienza di condivisione, potrà telefonare al numero 02.58.39.15.82 lunedì 24 dicembre dalle 9 alle 13, giovedì 27 e venerdì 28 dicembre dalle 8 alle 16.
Gli “ospiti” saranno scelti nella vasta rete di assistenza Caritas quali centri di ascolto e strutture di accoglienza, attraverso gli operatori che raccoglieranno la disponibilità all’invito.
Il SAM (Servizio Accoglienza Milanese) nato nel 1984, è un servizio storico di Caritas Ambrosiana. Lo sportello, collocato in via Bergamini10, offre ascolto, orientamento e assistenza di base, in particolare a cittadini italiani in grave stato di marginalità. Quest’anno in particolare si sono rivolti al Sam 597 persone, 80% uomini, per il 53% in età lavorativa (tra i 35-54 anni), per il 78% soli, a causa di un divorzio, di una separazione. Il 68% di costoro aveva un lavoro ma lo ha perso anche a causa della crisi.
Questa iniziativa rende meno banale ed ipocrita una festa, che ha perso il suo significato, ed è intrisa solo di interessi squisitamente commerciali.
Sebastiano Di Mauro
22 dicembre 2012