Terrore a bordo della Norman Atlantic: “Moriremo come topi”. Sulla nave ancora 287 persone, 190 tratte in salvo
BRINDISI- Difficile spiegare la sensazione che si prova quando si rimane in mare, isolati dal mondo. Ancor più difficile raccontare le paure di chi resta intrappolato nel fuoco di una nave che brucia, mentre il freddo di una notte che si preannuncia infinita inizia a paralizzare gli arti, uno alla volta.
Impossibile immaginare quello che sta accadendo a bordo della Norman Atlantic, il traghetto partito stamane da Igoumenitsa (Grecia) e diretta ad Ancona, che durante la navigazione è stata avviluppata da un incendio iniziato dall’interno dei garage dell’imbarcazione.
Si può solo lontanamente intuire la drammaticità dell’accaduto se si ascolta la telefonata partita di un passeggero greco ad un’emittente tv: “La nave si è inclinata” –ha detto- “Siamo in pericolo, bruceremo come topi, non so quanto resisteremo”.
A bordo della nave c’erano 478 persone, tra cui 44 italiani (22 parte dell’equipaggio). In questo momento ce ne sono ancora 287. Le persone tratte in salvo finora sono 190, 4 i feriti (non gravi) e c’è una vittima, un cittadino greco, la cui salma è arrivata nel porto di Brindisi a bordo della motovedetta della Guardia Costiera. L’uomo si era tuffato in mare per sfuggire alle fiamme ed è deceduto per ipotermia.
Dopo ore di tentativi, il rimorchiatore Marietta Barretta partito dal porto di Brindisi, è riuscito ad agganciare con una cima la prua della Norman Atlantic. Le operazioni di soccorso (guardale qui dal vivo) proseguiranno durante tutta la notte grazie agli elicotteri a visibilità notturna, anche se le condizioni del tempo (mare forza 8 e vento a cinquanta nodi) non rendono le cose facili.
Al comando della nave c’è un italiano, Argillo Giacomazzi, 62 anni, di La Spezia, a cui arrivano le parole della figlia Giulia: “Non vediamo l’ora di poterlo riabbracciare” –ha detto. Da alcune testimonianze raccolte all’Ospedale Perrino di Brindisi due sorelle greche hanno raccontato: “Sembrava il Titanic”. Loro stanno bene come le altre persone soccorse, ma tutti si trovano in stato di choc. Verranno comunque dimessi presto.
Il premier Matteo Renzi – rientrato in giornata dalla Toscana a Palazzo Chigi per seguire da Roma la vicenda ha scritto su Twitter:
Stiamo seguendo la vicenda del traghetto tra Grecia e Italia, in contatto con il premier Samaras e con max coinvolgimento nostra Marina
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 Dicembre 2014
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti sempre su Twitter fa sapere:
#NormanAtlantic Continuano i soccorsi. Grazie a Guardia Costiera, Marina e Aeronautica e a tutti coloro che si stanno prodigando x aiuti
— Roberta Pinotti (@robertapinotti) 28 Dicembre 2014
Secondo indiscrezioni pare che dopo alcuni controlli effettuati giorni fa, la nave presentava delle irregolarità. Ipotesi smentita dall’armatore, Carlo Visentini, il quale ha detto che i controlli a cui era stata sottoposta la Norman Atlantic “hanno confermato lo stato di piena funzionalità del traghetto”.
Ad ogni modo ci sarà tempo per trovare cause o colpevoli. Adesso “adda passà ‘a nuttata”. Si spera – quasi inutile dirlo- senza altre vittime.
Luigi Carnevale
28 dicembre 2014