Il futuro dell’ LDP dopo le dimissioni di Kishida

Il primo ministro del Giappone, Kishida in carica dall’ottobre del 2021, ha rinunciato alla corsa di settembre per le elezioni interne del partito di cui è portavoce: Partito liberal democratico (Ldp).
La scelta di Kishida implica dunque la dimissione anticipata dell’attuale posto in carica; una scelta dettata probabilmente anche dalla performance stagnante dell’indice di gradimento del suo governo (fermo al 25% secondo l’emittente Nippon Hōsō Kyōkai).
In questi anni il governo é andato incontro a una perdita secca di popolarità: inflazione e scandali finanziari sono solo alcune delle piaghe che si sono dovute fronteggiare.
La notizia recente é alla sola riconferma di ciò che già alcuni media giapponese avevano anticipato in esclusiva, che il mandato stesse per finire era percepibile già agli occhi di molti.
Le votazioni interne dell’ Ldp, che é rimasto quasi indisturbato alla guida del Paese del Sol Levante sin dal 1945, inizieranno il 27 settembre, lanciando con se una grossa opportunità, per le figure interne al partito che vogliono inseguire la strada del predecessore.
“Una pesante decisione”-ha dichiarato fiducioso Kishida-“la politica é possibile solo con la fiducia delle persone e che andremo avanti con le riforme politiche”.
La sua volontà, sicuramente non occulta, è di lasciare spazio a chi saprà agire in modo da cambiare il partito. La sua speranza é quindi che I posteri si rivelino propositivi e decisivi.
“Il primo passo più ovvio per dimostrare che l’Ldp cambierà è che io mi faccia da parte”- conclude in conferenza stampa.
La notizia non è un toccasana per i mercati asiatici, in un quadro dove i prestiti bancari, in Cina, si collocano al di sotto delle aspettative degli economisti, la crisi politica giapponese con conseguente calo dello yen è l’ulteriore zavorra che porta l’Asia in profondo rosso.
Lunedì 5 agosto ha preso luogo il crollo della borsa di Tokyo più importante dal 1987, con il Nikkei al -12,4%, è stato questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando Kishida ad essere criticato anche dal suo predecessore Yoshihide Suga.
Saper riconoscere i propri limiti e l’abbandono di una carica quando necessario, è un evento sociale peculiare ma corretto; l’accaduto è una sineddoche che raffigura la società nipponica in generale, un modo di concepire la comunità e se stessi servi di quest’ultima: specchio di una cultura dedita all’onore e al servizio della collettività.