Studi di settore: arriva il software per giustificare le anomalie
L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti il software “Segnalazioni 2012”, il programma informatico online con il quale è possibile comunicare al Fisco le informazioni integrative, motivazioni e giustificazioni riguardanti situazioni di non congruità o non coerenza agli studi di settore (strumento, quest’ultimo, che il Fisco utilizza per rilevare i parametri fondamentali di lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprese, consistente in una raccolta dei dati che caratterizzano l’attività e il contesto economico in cui operano i suddetti soggetti, effettuata al fine di valutare la loro capacità reale di produrre reddito, e che l’Amministrazione finanziaria utilizza anche per operare eventuali accertamenti fiscali).
Tali comunicazioni, che potranno riguardare anche eventuali cause di inapplicabilità o esclusione dagli studi di settore, potranno essere inviate, tramite il software che l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile su internet, direttamente dai contribuenti sottoposti agli Studi di Settore oppure attraverso l’ausilio di intermediari abilitati.
È possibile scaricare gratuitamente il programma “Segnalazioni 2012” dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate, seguendo il percorso “Home – Cosa devi fare – Dichiarare – Studi di settore e parametri – Studi di settore – Compilazione – Software di compilazione per l’invio di segnalazioni”.
Per quanto riguarda il termine entro il quale le informazioni dovranno essere comunicate, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che le comunicazioni relative agli studi di settore dovranno essere inviate, attraverso il programma “Segnalazioni 2012”, entro e non oltre il 28 febbraio 2013.
Uno strumento unidirezionale dalla bifunzionalità evidente, che non solo consentirà ai contribuenti di comunicare con l’Agenzia delle Entrate attraverso un vero e proprio mezzo di contraddittorio, ma servirà anche all’Amministrazione finanziaria per poter far maggiore chiarezza sulle situazioni fiscali più dubbie e per impostare l’emanazione di eventuali atti successivi su una base conoscitiva più ampia.
Giuseppe Ferrara
29 novembre 2012