Ferrari debutta in Borsa, Renzi: “Esempio da seguire”

Piazza Affari a Milano da questa mattina è diventata la vetrina di decine di Ferrari, compresa l’ultima F12 Tdf. Il palazzo della borsa è stato rivestito, come avvenne a New York in occasione della quotazione a Wall Street, di bandiere rosse raffiguranti il Cavallino Rampante.
La prestigiosa casa automobilistica, dopo un avvio difficile, è riuscita a recuperare terreno in borsa: il titolo, che ha toccato un minimo di 41,5 euro e che poi ha debuttato a quota 43,23 euro, ha valorizzato l’intera società 8,17 miliardi di euro. Frena invece Fca che per la prima volta ha dovuto trattare senza le azioni della Rossa di Maranello tra i suoi asset: il titolo, infatti, scambia a 8,48 euro dopo un massimo di 8,89 euro. La valorizzazione del gruppo, invece, ammonta a 10,9 miliardi di euro, contro i 16,6 miliardi dell’ultima seduta del 2015, quando la società deteneva l’80% di Ferrari, il cui valore è pari a 6,5 miliardi.
L’esordio della Ferrari in Borsa non è stato, però, così semplice: ha pesato sia la speculazione successiva allo scorporo da Fca, sia la giornata negativa delle Borse internazionali. A un certo punto della mattinata il titolo Ferrari, dopo essere scivolato sotto quota 42, è stato sospeso per essere successivamente riammesso a 42,79. Il titolo della Rossa si è riportato al di sopra del prezzo di apertura a quota 43,23 euro, sui massimi di seduta, riavvicinandosi ai 44 euro per azione della chiusura di New York del 31 dicembre e valorizzando l’intera società 8,17 miliardi di euro.
Presenti alla cerimonia il Premier Matteo Renzi, Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, John Elkann, presidente di Fca, Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo, l’amministratore delegato della casa di Maranello Amedeo Felisa, il direttore del reparto corse e Lapo Elkann.
“Con la quotazione si è aperto un nuovo capitolo. E’ un nuovo traguardo, una nuova partenza”, ha detto ai microfoni il presidente di Ferrari Sergio Marchionne dopo il debutto della casa di Maranello in Borsa. “Competere sul listino di Milano per la Ferrari è come tornare alle origini”, ha concluso.
I complimenti alla casa automobilistica sono arrivati anche dall’amministratore delegato di Borsa italiana Raffaele Jerusalmi, che ha annunciato che il titolo sarà subito nell’indice Ftse Mib: “Con la quotazione si apre per Ferrari un nuovo mondo per poter rappresentare l’eccellenza anche in ambito finanziario”.
Non poteva mancare l’intervento del Premier Matteo Renzi che, riferendosi alla quotazione a Milano di Ferrari, dopo quella di New York, ha detto che “è un gesto importante. Credo debba essere seguito da altre realtà quotate fuori. [..] Il 2016 vorrei che fosse l’anno in cui smettiamo di recuperare i ritardi e cominciamo a correre più forte degli altri. In bocca al lupo”.
Il presidente del Consiglio, inoltre, ha voluto ringraziare i vertici di Fca e di Ferrari per la quotazione anche a Milano della casa automobilistica. “Forse -ha detto a piazza Affari- Marchionne lo avrebbe fatto comunque, ma in un viaggio a Melfi con lui e John Elkann avevamo chiesto tre cose: sfruttare appieno il jobs act e con le assunzioni a Chieti è stato fatto, non dimenticare l’Ilva e su questo ci sono segnali importanti, e quotare anche a Milano”. Il Premier ha infine rivendicato “i risultati eccezionali” di Borsa Italiana che ha chiuso un 2015 con un +13,2%, e ha aggiunto che questa è una “straordinaria occasione per gli investitori e per chi crede che la bellezza si coniughi all’innovazione e all’ingegneria”.