UNRAE: nel 2024 lieve calo degli acquisti di auto dai privati con Partita Iva. Crescono le elettriche

Il 2024 per chi compra un’auto con la Partita Iva è stato un anno tutto sommato stabile, anche se con una leggera flessione. Secondo l’analisi del Centro Studi e Statistiche UNRAE, realizzata in collaborazione con l’ISTAT e giunta alla sua decima edizione, le immatricolazioni sono state poco più di 190 mila, lo 0,6% in meno rispetto al 2023. Un piccolo calo, che in realtà va meglio rispetto all’andamento generale del mercato automobilistico.
Quello che colpisce è che le auto comprate da chi ha Partita Iva rappresentano ancora più di un quinto di tutte le immatricolazioni dei privati: il 20,8% del totale(in calo dal 21,7% del 2023). In pratica, un’auto su cinque tra quelle acquistate da privati è intestata a qualcuno che lavora con la propria Partita Iva.
Le preferenze di alimentazione
Il dato più interessante è quello delle elettriche pure (BEV): ormai rappresentano l’8,1% delle nuove targhe tra i privati con Partita Iva. Per fare un confronto, tra i privati senza Partita Iva la quota è appena del 2,7%. Vuol dire che chi compra per lavoro è molto più propenso a scegliere l’elettrico, più ancora delle società.
Le ibride restano però la scelta numero uno, sfiorando il 40% del mercato. E questo in parte è dovuto alla transizione energetica che ha mutato le scelte di chi acquista con Partita Iva. In calo invece le vetture benzina e diesel, mentre il GPL resta intorno al 10% e il metano praticamente scompare.
Gli acquirenti
Tra chi ha Partita Iva, a dominare sono le imprese individuali (quasi due auto su tre), seguite dai professionisti come avvocati e commercialisti, dagli agenti di commercio e dagli agricoltori.
Dal punto di vista anagrafico, la fascia 30-45 anni resta la più rappresentata (26,6%), seguita dai 46-55enni (26,5%). Crescono invece gli over 55, che insieme agli over 65 coprono ormai oltre il 40% del mercato.
Roma rimane la provincia con più immatricolazioni (7,8%), seguita da Milano e Torino. In quarta posizione Firenze, stabile al 2,6%. Napoli e Padova mostrano quote più alte rispetto alla media dei privati senza Partita Iva.
Leasing e prospettive future
Tra le modalità di acquisto, si consolida il leasing, scelto nel 18% dei casi, mentre resta assente tra i privati senza Partita Iva. A livello di carrozzeria, i SUV rimangono i più ambiti, mentre le utilitarie sono meno diffuse rispetto che tra i privati “normali”.
Da quest’anno l’UNRAE ha anche annunciato che l’analisi entrerà ufficialmente nel Piano Statistico Nazionale dell’ISTAT 2025-2028, a conferma della sua rilevanza per il monitoraggio delle dinamiche del settore automobilistico.