Nvidia, parte l’inchiesta aperta dall’antitrust Usa
Secondo quanto riferito in anteprima da Bloomberg, l’antitrust Usa ha inoltrato la richiesta a procedere per un’inchiesta che vede il colosso tecnologico Nvidia (e altri chipmaker) sotto l’occhio del ciclone per capire se stanno abusando della loro posizione.
Più specificatamente, il Dipartimento di Giustizia americano ha inoltrato una richiesta legalmente vincolante per saperne di più riguardo l’acquisizione di RunAI ma, intanto, il sell-off dell’Nvidia Corp. sembra scendere in borsa senza fine. Non solo per questa inchiesta ma la debolezza di Nvidia, ultimamente, sembra andare di pari passo con le tensioni a Taiwan, paese leader delle forniture di chip. La questione è complessa e coinvolge molti attori dell’estremo oriente: alcuni report indicano che la Cina ha messo in guardia da ritorsioni se il Giappone dovesse limitare le esportazioni di produttori di chip verso la seconda economia mondiale. Il Giappone ha una delle più grandi aziende di apparecchiature per semiconduttori – Tokyo Electron – e gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni sul Giappone affinché non vendesse strumenti avanzati per la produzione di chip alla Cina.
A rendere ancora più difficile la situazione ci si è messo il fatto che il CEO dell’azienda ha negato di aver ricevuto una citazione in giudizio dal Dipartimento di Giustizia per problemi di antitrust. “Abbiamo chiesto informazioni al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e non siamo stati citati in giudizio”. “Tuttavia, siamo lieti di rispondere a tutte le domande che le autorità di regolamentazione possono avere sulla nostra attività”.
Ha continuato dicendo che “Nvidia vince per merito, come dimostrano i risultati dei benchmark e il valore per i clienti, che possono scegliere la soluzione migliore per loro”.
Si stima che Nvidia detenga oltre l’80% del mercato degli acceleratori IA per datacenter e i funzionari dell’antitrust temono che la corporation renda più difficile il passaggio ad altri fornitori e penalizzi gli acquirenti che non usano esclusivamente i suoi chip per l’intelligenza artificiale, ritardando la consegna degli ordini. Intanto lo smacco è arrivato in borsa, mentre è ancora tutta da appurare la possibilità che Nvidia offra soluzioni e prezzi preferenziali ai clienti che usano esclusivamente la sua tecnologia o acquistano i suoi sistemi completi.