Economia e Finanze, al vaglio del CDM la proroga per il ravvedimento degli Adempimenti Fiscali
Economia
27 Marzo 2023

Economia e Finanze, al vaglio del CDM la proroga per il ravvedimento degli Adempimenti Fiscali

di Marco Boldini

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Il 28 marzo 2023, il Consiglio dei Ministri (CDM) si riunirà a Palazzo Chigi per discutere un decreto-legge che prevede misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese, in particolare per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Tuttavia, tra i punti all’ordine del giorno vi è anche una questione di grande rilevanza per i contribuenti: la possibile proroga dei termini per il ravvedimento degli adempimenti fiscali.

Questo ravvedimento, introdotto dalla legge di bilancio 2023, ha l’obiettivo di agevolare i contribuenti che hanno commesso errori o omissioni nelle dichiarazioni fiscali, consentendo loro di regolarizzare la propria posizione con il fisco mediante il pagamento di sanzioni ridotte. La proroga dei termini, attualmente al vaglio del CDM, potrebbe estendere il periodo entro cui è possibile beneficiare di queste agevolazioni, fornendo così ulteriore respiro a famiglie e imprese in un contesto economico ancora segnato dalle difficoltà post-pandemia e dall’aumento dei costi energetici.

Un aspetto di particolare interesse riguarda la possibilità di prorogare i termini relativi alle comunicazioni obbligatorie all’Anagrafe tributaria, un elemento cruciale per il controllo delle operazioni finanziarie e per la lotta all’evasione fiscale. La proroga potrebbe riguardare anche le comunicazioni all’Archivio dei rapporti finanziari, offrendo a coloro che non hanno ancora adempiuto agli obblighi un’ulteriore opportunità per mettersi in regola senza incorrere in pesanti sanzioni.

Il decreto-legge in discussione riflette la volontà del governo di adottare un approccio flessibile e comprensivo nei confronti dei contribuenti, riconoscendo le difficoltà che molti stanno affrontando. La proroga dei termini per il ravvedimento operoso potrebbe rappresentare un importante passo in questa direzione, favorendo un maggiore adempimento volontario e, al contempo, rafforzando la fiducia tra cittadini e istituzioni.

L’esito di questa discussione al CDM sarà quindi particolarmente atteso, poiché le decisioni prese potrebbero avere un impatto significativo sulla gestione fiscale di famiglie e imprese nel corso del 2023.