Peñico: la città dimenticata che riemerge tra le nebbie del Perù antico

Dove le Ande sfiorano la costa e la luce illumina il pulviscolo dei pendii polverosi, una città perduta è riemersa dal tempo: si chiama Peñico, e si tratta di un sito archeologico che sta riscrivendo le pagine più antiche della storia del Sud America.
Scoperta nel nord del Perù, più precisamente nella provincia di Barranca, a circa 600 metri sul livello del mare, si stima che Peñico giacesse lì, nascosta e indisturbata, da circa 3.500 anni; a riportarla alla luce sono stati i resti di edifici costruiti in pietra e fango, tra cui una struttura circolare che domina il paesaggio come un antico osservatorio sul passato: infatti la presenza nascosta di una realtà antica e inesplorata è emersa solo tramite delle ricognizioni aeree effettuate con i droni, che hanno svelato un disegno urbano sorprendente, con costruzioni parallele e spazi distribuiti secondo un piano ben preciso.
Guai a pensare che si tratti di un banale insediamento casuale, infatti è evidente dai ritrovamenti che si sia davanti a un centro progettato con logica e lungimiranza da record, se rapportati all’epoca di costruzione.
Posizionata in posizione elevata per sfuggire alle inondazioni e favorire i collegamenti commerciali, Peñico rappresenta oggi un raro esempio di pianificazione urbana preistorica, e quanti comuni forse potrebbero apprendere qualcosa.
Secondo l’archeologa Ruth Shady, direttrice della Zona Archeologica di Caral, la città sarebbe un’estensione della tradizione architettonica e culturale della civiltà di Caral, considerata la più antica delle Americhe.
Peñico, però, sembrerebbe appartenere a una fase successiva, sorta dopo il declino di Caral a causa dei cambiamenti climatici, ma più che un’eredità sembra trattarsi di una rinascita: un nuovo centro urbano, forse nato come snodo per il commercio dell’ematite, un minerale utilizzato per pigmenti e scambi.
Questa scoperta aggiunge un tassello fondamentale alla conoscenza dell’antico mondo andino, infatti Peñico avrebbe prosperato in autonomia parallelamente alle grandi civiltà dell’Egitto e della Mesopotamia.
I ritrovamenti dell’insediamento dimostrano così che anche nel cuore del Perù arcaico, migliaia di anni fa, si costruivano città con una visione strategica, estetica e funzionale.
Oggi, Peñico si unisce ad altri luoghi chiave della civiltà Caral, come Áspero e Vichama, e si prepara ad accogliere il pubblico come testimone silenzioso di una cultura sofisticata che è sopravvissuta alla sabbia, al tempo, e all’oblio.