Udienza generale di Papa Francesco: Il nome di Dio è misericordioso

Oggi, mercoledì 13 gennaio, durante l’udienza generale, Papa Francesco ha dato inizio a un ciclo di catechesi sulla misericordia secondo la prospettiva biblica, partendo dall’Antico Testamento.
In esso, infatti, Dio si rivela e si presenta a Mosè come “misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà” (Esodo 34, 6).
Dio Padre è misericordioso, è premuroso e tenero come una madre con i propri figli; è desideroso solo di amarci e di aiutarci, di donare se stesso per noi e per la nostra salvezza.
Il Signore, però, è anche altro: è pietoso, ha compassione ed è sempre pronto ad accogliere il peccatore, ad amarlo e a donare a lui il Suo perdono.
Un esempio si può cogliere nella parabola del Figliol prodigo (cfr. Luca 15, 11-32), in cui il Padre attende il figlio minore dal quale è stato abbandonato e, al suo arrivo, organizza una gran festa, correndogli incontro colmo di gioia.
Il nostro Creatore è anche lento all’ira e grande nell’amore e nella fedeltà: è capace di sopportare, attende con dolcezza che il seme maturi nel cuore degli uomini e dispiega la Sua grandezza nell’amare noi, i suoi figli, piccoli e bisognosi di aiuto.
“È l’amore che fa il primo passo, che non dipende dai meriti umani, ma da un’immensa gratuità. È la sollecitudine divina che niente può fermare, neppure il peccato, perché sa andare al di là del peccato, vincere il male e perdonarlo. […] La fedeltà di Dio non viene mai meno, perché il Signore è il Custode che, come dice il Salmo (121, 3-4. 7-8), non si addormenta ma vigila continuamente su di noi per portarci alla vita.” (Papa Francesco)
Il Sommo Padre ha concluso la catechesi ponendo l’accento sulla affidabilità totale di Dio, sul Suo essere una presenza solida e stabile nella vita degli uomini, certa e non volubile. Ha invitato, infine, noi tutti ad affidarci totalmente nelle braccia misericordiose del Signore, che ci ama e ci protegge, senza volere nulla in cambio.
Durante la mattinata, inoltre, il Pontefice ha invitato i fedeli a pregare per le vittime dell’attentato di Istanbul, perché possano ricevere dal Padre l’eterna pace, perché le loro famiglie riescano a trovare conforto e i violenti possano convertire i propri cuori all’amore.