Compiti delle vacanze: i 10 consigli della SIPPS per affrontarli senza stress
L’ultima sospirata campanella dell’anno è vicina e da quel momento per tanti alunni e studenti sarà tempo di pensare finalmente alle vacanze. Basta sveglie all’alba e all’ansia da interrogazione: l’estate è fatta per divertirsi e far riposare la materia grigia che tanto ha lavorato (o avrebbe dovuto) durante le lezioni invernali. Pacchia completa dunque? pare proprio di no: se è vero che gli studenti sono pronti ad affollare le località di vacanza, dal mare alla montagna fino alle città d’arte, è altrettanto vero che sono numerosi quelli che dovranno fare i conti con i compiti assegnati loro dagli insegnanti, che vanno dalle semplici letture a veri e propri tour de force sotto un sole di rame per prepararsi agli esami di riparazione.
Per i ragazzi che dovranno affrontare questi tipi di situazione, lo stress che potrebbe insorgere è certamente un elemento da conoscere e tenere a bada, ma come? i pediatri della SIPPS, Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, hanno analizzato a fondo la questione e hanno approntato un vademecum con alcuni consigli utili per affrontare al meglio i ‘compiti delle vacanze’ o la preparazione ad un esame di riparazione.
Il Dr. Leo Venturelli, pediatra di Famiglia Asl di Bergamo, spiega che “alla fine della scuola i bambini hanno diritto ad un giusto riposo: il ritmo della giornata cambia, al mattino non c’è più la corsa del dovere arrivare a scuola in orario. L’organismo trae giovamento dalla modifica delle abitudini sia sul piano fisico, sia su quello psicologico: vivere all’aria aperta più tempo, giocare, cambiare stile di vita, conoscere nuovi amici, avere meno stress sono tutti fattori positivi in quasi tutti i bambini”, così come negli studenti un po’ più grandi, aggiungiamo noi.
Uno stop completo è quindi benefico sotto molti punti di vista, ma il Dr. Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale precisa che “staccare la spina per tanto tempo, in genere per tre mesi significa spesso dimenticare molto di quello che si è appreso durante l’anno: ecco allora i compiti che diventano spesso incubo e disagio non solo per il bambino, ma per tutta la famiglia. La SIPPS non vuole entrare nel merito del dibattito sulla utilità o meno dei compiti, ma può dare delle indicazioni che aiutino genitori e figli ad affrontare serenamente i compiti delle vacanze”.
A tal proposito, ecco il vademecum stilato dalla SIPPS. I consigli sono rivolti sia ai genitori che allo studente:
- Iniziate le vacanze con una stacco completo del bambino dai problemi scolastici per almeno 20 giorni, per permettergli un cambiamento significativo delle sue abitudini. Questo stimola molti sensori dell’organismo, in particolare la reattività ormonale e l’apparato immunitario.
- Iniziate il riavvicinamento alle materie con la lettura di libri, cosa spesso accettata meglio dai bambini in quanto non si presenta come un esercizio o come un obbligo scolastico; ancor meglio se voi stessi come genitori fate vedere di essere interessati a leggere.
- Suddividete i compiti in base ai giorni di vacanza che rimangono, cercando di dare circa un’ora di tempo al giorno a compiti di diverse materie per dedicare il tempo restante alle attività all’aria aperta.
- Cercate di rendere i compiti di matematica e di grammatica come dei giochi a quiz, stile esercizi delle parole crociate, mostrando come genitori interesse a trovare il giustio risultato.
- Bilanciate i tempi della giornata, dando spazio ai compiti ma in proporzione anche ai giochi su tablet o computer e a quelli insieme agli amici per non penalizzare gli uni o gli altri in modo troppo netto.
- Seguitelo nei compiti ma non sostituitevi a lui negli esercizi: il bambino deve rendersi conto ed essere consapevole delle proprie reali capacità.
- Se possibile organizzate dei “gruppi di studio” con qualche amico, vicino di casa o di ombrellone. Può diventare divertente incontrarsi un’ora al giorno quando fa meno caldo e fare i compiti insieme.
- Fate scegliere a vostro figlio il momento in cui preferisce dedicarsi allo studio.
- Dedicate il tempo ai compiti possibilmente in un luogo tranquillo e lontano da qualsiasi tipo di distrazione.
- Se sono state assegnate ricerche a soggetto libero, stimolate il bambino o ragazzo ad eseguire una relazione su un animale, una pianta incontrati nelle vacanze o su una località o sito storico archeologico che lo ha colpito durante l’estate, corredando la ricerca con foto o reperti.
Davide Lazzini
3 giugno 2015