Camera, approvato il ddl Nordio che abolisce l’abuso d’ufficio
È legge il ddl Nordio che abolisce l’abuso di ufficio e rivede in parte la disciplina sulle intercettazioni, impedendo la trascrizione di quelle non rilevanti e vietando ai giornalisti di pubblicare quelle che non sono contenute negli atti dei giudici. Ieri sono stati respinti tutti gli emendamenti, mentre oggi le opposizioni (102 i contrari opposti ai 199 voti a favore) non hanno fatto fronte comune, con Italia Viva e Azione che si sono espresse a favore. Nel momento dell’approvazione, si sono levate urla dai banchi del Movimento 5 Stelle: “Vergogna, vergogna”. E Alleanza Verdi Sinistra ha esposto cartelli in segno di protesta con scritto: “Reati Aboliti”, “Indagini impossibili”, “Niente carcere per i colletti bianchi”.
“Noi dall’opposizione apprezziamo il lavoro del governo su questo disegno di legge e il lavoro svolto dal ministro Nordio”, dice Enrico Costa di Azione. Anche Roberto Giachetti di Italia Viva, pur non considerandola “una riforma epocale” perché “per noi è il minimo sindacale”, annuncia il voto a favore.
Dura la protesta di Devis Dori che definisce il provvedimento “un ulteriore bavaglio-bavaglietto al diritto di cronaca giudiziaria” in merito all’impubblicabilità dei tracciati audio intercettati se non quelle contenute negli atti dei giudici.
“Questa abrogazione è gravissima, l’abuso di ufficio è un reato spia sia per il sistema della corruzione sia per le infiltrazioni mafiose”, queste invece le forti accuse dell’Aula da parte di il deputato Cafiero De Raho annunciando il voto contrario del M5s al ddl Nordio. “È una legge che favorisce l’illegalità del potere pubblico: da un lato protegge i colletti bianchi e i mediatori di corruzione, dall’altro silenzia la stampa”, aggiunge. “Le nuove leggi smantellano il sistema di contrasto alla corruzione”, “con questo governo vengono diffusi messaggi devastanti per la legalità”.