“El hombre de al lado” di Gastón Duprat e Mariano Cohn a Casa Argentina

Mercoledì 19 marzo, alle ore 18.00 presso Casa Argentina a Roma verrà proiettato “El hombre de al lado” di Gaston Duprat e Mariano Cohn. scritto da Andrés Duprat e interpretato da Rafael Spregelburd e Daniel Aráoz. È stato candidato al Premio Goya per il miglior film straniero in lingua spagnola.
Trama
Il film racconta di un conflitto tra vicini che sembra non avere fine. Un semplice muro divisorio può dividere due mondi, due modi di vestire, mangiare, vivere. Da una parte, Leonardo (Rafael Spregelburd), un raffinato e prestigioso designer che vive nella casa Curutchet costruita da Le Corbusier. Dall’altro lato, Victor (Daniel Aráoz ), un venditore di auto usate, volgare, rustico e opprimente. Victor decide di costruire una finestra per avere più luce, ed è qui che inizia il problema: ognuno diventa consapevole dell’esistenza dell’altro.
L’uomo della porta accanto ha ricevuto recensioni positive. In una raccolta di recensioni sul sito di recensioni Todas Las Críticas, ha ottenuto un indice di gradimento del 77% (95% positivo), su un totale di 43 recensioni. Il film ha ricevuto ottime recensioni sui giornali argentini. Clarín ha valutato la produzione come Molto Buono,alla pari con La Nación e Ámbito Financiero. Da parte sua, Página 12 gli ha dato un punteggio di 8 su un massimo di 10. 5. In ambito digitale, il film raggiunge 7/10 nell’Internet Movie Database, sulla base di quasi 1000 voti degli utenti. Nella pagina Cines Argentinos la valutazione è simile.
Rovesciamento dei ruoli
Un gioco delle parti soprendente ed attuale: il mostro si veste da Cappuccetto Rosso mentre il Lupo ì elabora succulente ricette di “cinghiale in salamoia” a beneficio di tutti. Vien da pensare ai ribaltamenti in atto ai nostri giorni, dove una grassa borghesia senza scrupoli profana ed offende i diritti dei semplici.
Ma Gaston Duprat è un regista ed autore intelligente, spiritoso, arguto: in modo lento ed inesorabile, la figura del prode architetto assume le forme dell’uomo meschino, vigliacco, incapace, forte coi deboli e debole coi forti, che sa abbaiare solo da lontano e che da vicino, invece, se la fa addosso e cala le braghe a suon di bugie, sotterfugi e pugnalate alle spalle. Mentre il rozzo “Hombre de al Lado”, dal quale lecitamente ci si aspetterebbero le peggiori reazioni volgari e violente, si dimostra ragionevole e, a modo suo (modo che Duprat abilmente nasconde fino alla fine), sincero, disponibile al compromesso, forse addirittura amichevole.