Il Milan vince e il Cagliari sprofonda: El Shaarawy sfata tabù San Siro
Quando si perdono due partite di fila e ti chiami Milan, la successiva non può essere una gara normale. Quando, con appena tre punti in quattro match, l’inizio di campionato è uno dei peggiori della tua prestigiosa storia, ogni partita diventa quella del riscatto. Ne va di mezzo l’onore, la maglia, la gloria. Quando la tua casacca è rossonera e sotto lo stemma porti fiero la scritta “il club più titolato al mondo”, nessun avversario deve incutere paura, neanche quando la tua casa è diventata terra di conquista per molte, troppe squadre. Questo, naturalmente, solo se ti chiami Milan.
Dopo un inizio di campionato così travagliato per la squadra rossonera, Milan-Cagliari non può essere una partita come tutte la altre. Non lo è per i tifosi, non lo è per i giocatori e, ancor di più, non lo è per l’allenatore, Massimiliano Allegri. Al di là del passato rossoblu del tecnico livornese, la gara contro la squadra sarda rappresenta per lui un vero e proprio spartiacque tra una svolta tanto voluta quanto difficile da realizzarsi e un eventuale esonero. Tra i papabili futuri successori di Allegri proprio colui che in questa occasione, data la squalifica del tecnico rossonero, lo sostituisce in panchina: Mauro Tassotti. I più maligni già dicono che la partita di stasera serva all’ex terzino milanista per fare prove tecniche di futuro.
Squalificato Boateng e con Pato ancora in infermeria, il Milan si schiera in campo con: Abbiati, Abate, Mexes, Bonera, De Sciglio, Traorè, Montolivo, De Jong, Emanuelson, El Shaarawy, Pazzini.
L’allenatore del Cagliari, Massimo Ficcadenti, non ha paura di rischiare un modulo a tre punte, con Thiago Ribeiro, Pinilla e Ibarbo a cercare di impensierire la retroguardia milanista.
Già dai primi minuti di gioco si nota la vivacità di El Shaarawy, rinfrancato dal recente gol contro l’Udinese. Il Faraone, al minuto numero 7, mette il turbo e supera in serpentina due avversari, prima di allungarsi la palla e rovinare sul più bello, a pochi passi da Agazzi, la sua meravigliosa azione. Ma El Shaarawy è carico, vuole lasciare la firma anche in questa gara e fa di tutto per riuscirci. Per i giocatori con la sua classe, non molti per la verità, volere è potere: al 15′ il giovane attaccante del Milan si smarca ottimamente in area, riceve il passaggio filtrante di Montolivo e trafigge Agazzi alla sua destra. Il Milan, dunque, riesce a passare in vantaggio dopo pochi minuti e a riaccendere nei tifosi rossoneri quell’entusiasmo che era stato sopito ma mai del tutto perduto in queste prime giornate.
Il Cagliari non ci sta e prova subito a reagire. Al 24′ Conti serve in profondità Thiago Ribeiro, il quale lascia partire un rasoterra su cui Abbiati riesce ad intervenire e deviare in calcio d’angolo. 6 minuti più tardi il Cagliari si rende nuovamente pericoloso: questa volta è Ibarbo ad impensierire Abbiati con un diagonale di destro che sfiora il palo.
Il Milan non si scompone e continua a fare il suo gioco. Al minuto 42 solo la sfortuna nega il raddoppio al Milan: El Shaarawy gira benissimo il pallone proveniente da calcio d’angolo, il tiro viene deviato da Astori e si stampa sulla traversa; sul prosieguo dell’azione Pazzini prova a ribadire in rete, ma il suo tiro, debole, è fermato da Agazzi a pochi centimetri dalla linea di porta.
Il primo tempo finisce sul punteggio di 1-0. Milan propositivo e incisivo in attacco, al cospetto però di una difesa cagliaritana disattenta e impreparata.
La seconda frazione di gioco comincia con gli stessi effettivi in campo. Passa un solo minuto e il Cagliari sfiora il gol: Perico pennella al centro un traversone per la testa di Pinilla, che, lasciato libero da Mexes, non riesce ad inquadrare la porta da posizione centrale. Ancora Pinilla, al 52′, incorna di testa da posizione favorevole, ma il suo tiro, ancora una volta, non centra la porta protetta da Abbiati. Il Cagliari preme per il pareggio ma pecca di imprecisione in zona conclusiva. Il Milan non riesce più ad uscire dalla sua metà campo.
Al 62′ il Cagliari va nuovamente vicino al gol: Ibarbo devia di testa una punizione dalla destra di capitan Conti, il suo tiro, però, passa a mezzo metro dal palo destro della porta di Abbiati.
Al minuto numero 64 arriva il turno di Robinho, acclamatissimo dal pubblico al suo ingresso in campo. Il brasiliano sostituisce uno spento Emanuelson.
Un minuto più tardi Conti sgomita per recuperare il pallone e centra il volto di Pazzini; l’arbitro vede e manda il capitano del Cagliari anzitempo sotto la doccia. Si fa durissima a questo punto la partita del Cagliari, sotto di un uomo e costretto ad attaccare a testa bassa alla ricerca di un pareggio fondamentale per la classifica. Il Milan controlla la partita e punge appena può. El Shaarawy, il migliore in campo, è caparbio a fiondarsi su un cross proveniente dalla sinistra e ad anticipare il suo diretto marcatore, salvo poi sprecare tutto concludendo alto sopra la traversa a tu per tu con il portiere.
Il raddoppio è nell’aria e non tarda ad arrivare: ancora El Shaarawy, veramente scatenato questa sera, punisce Agazzi all’83’ con un sinistro ad incrociare su suggerimento di Ambrosini. Doppietta per il Faraone del Milan, la sua prima in maglia rossonera, e terzo gol stagionale (l’anno passato si era fermato a quota 2). È curioso il fatto che i 6 gol del Milan in questo avvio di campionato siano stati segnati tutti da due soli giocatori, Pazzini ed El Shaarawy.
Ormai al Milan non resta che amministrare. Si aspetta solo il triplice fischio dell’arbitro, che arriva puntuale.
Il Milan, dunque, trascinato da uno strepitoso El-Shaarawy, autore di una doppietta, torna alla vittoria e sfata il tabù San Siro, in cui non vinceva da ben 10 partite. Per il Cagliari, invece, dopo la sconfitta a tavolino contro la Roma, è ancora buio pesto.
Giuseppe Ferrara
(inviato Stadio Meazza)
26 settembre 2012