L’amore per il rap e quello per Roma: Supremo 73
Dal primo tape targato 1994 con i “Bomb Posse”, proseguendo con “B-boy a tempo pieno” due anni dopo con i “Losco Affare” per passare a “2 buoni motivi” fino a “Gente de borgata;, Daniele Varone in arte Supremo73 è uno di quei rapper che può tranquillamente affermare di aver vissuto sulla propria pelle la nascita e l’evoluzione della scena rap romana e non solo.
Ciao Daniele, partiamo dal tuo ultimo lavoro “Percorsi”, sei soddisfatto dei risultati ottenuti?
Si, sono abbastanza soddisfatto del riscontro avuto dall’ep PERCORSI nei confronti di chi lo ha ascoltato sia comprandolo che scaricandolo, ovviamente trattandosi di un prodotto totalmente autoprodotto e autodistribuito, a parte la collaborazione con GRAFFDREAM sia a livello di vendita on line che diretta al negozio, i numeri non sono quelli di un progetto facente capo ad una etichetta musicale.
Ultimamente ti sei esibito sul palco di Villa Ada, a Roma, cosa vuol dire per te suonare nella tua città?
Sono una persona parecchio attaccata a Roma e alla romanità quindi ogni volta che mi trovo ad affrontare un live nella mia città la cosa suscita in me una forma di sentimento speciale, anche se dall’altra parte ad ogni esibizione fuori dalle mura capitoline il fatto di riuscire a trasmettere le emozioni che questa città fa crescere in me una forma di appagamento interno che va oltre il discorso economico: è bello vedere gente che viene da un ambiente diverso ritrovarsi e riconoscersi in ciò che dico e vivo qui a Roma.
Facciamo un salto indietro nel tempo: come ti sei avvicinato alla scena rap?
Per assurdo il mio avvicinamento alla scena rap è avvenuto inizialmente per un semplice e forse anche “stupido” discorso legato al vestiario dei rappers, mi spiego: al tempo giocavo a basket ed ero attratto dagli sport americani in generale. Nei video rap vedevo tutte le maglie da baseball, football e hockey e piano piano cercavo di capire il genere di cosa parlava e da dove veniva il tutto. La cosa che mi piaceva parecchio era il fatto che nei video vedevo una forma di cultura di strada da cui ero affascinato anche se ovviamente quelle americane sono strade diverse da quelle nostrane. Da lì ho cominciato a seguire i PUBLIC ENEMY e poi le nostre posse.
GDB: come è nata l’idea e cosa avete in mente per il futuro.
L’idea GDB è nata in primis da DJ FESTER che tirò fuori il nome pensando a un qualcosa vicino a Roma e alle periferie romane. Inizialmente doveva essere soltanto una forma di nome legato a dei Mixtape da lui fatti ma poi col tempo ha preso piede come nome del gruppo che ci ha spinto a fare dei pezzi e dei prodotti figli di una mentalità periferica romana. Per quanto riguarda il logo grosso merito è di SIMO.
Hai collaborato con tanti colleghi, una collaborazione futura che vorresti su un tuo prossimo lavoro?
Mi piacerebbe molto fare un pezzo con due gruppi decisamente al di fuori della scena rap: IL MURO DEL CANTO con cui già in occasione di una serata al FARO in un live fatto all’ interno di un festival di strada è scattata una jam che è stata molto bella e con i GOZZILLA E LE TRE BAMBINE COI BAFFI che apprezzo parecchio.
Il tuo ricordo più bello legato al rap.
Ne ho tanti di ricordi belli ma in particolare sono rimasto molto affezionato ad una serata legata al crew ROME ZOO di fine anni novanta: ero appena reduce da un brutto incidente e stavo con un braccio ingessato e con i punti in bocca per una operazione allo zigomo, ovviamente non potevo fare un live completo ma a un certo punto sono salito ed ho cominciato a fare rap tra lo stupore sia del pubblico che dei miei amici/colleghi rappers. Non scorderò mai il calore con cui fu accolta la mia salita sul palco!
Sappiamo che sei un tifoso della Roma quindi una domanda a riguardo è d’obbligo: vai ancora allo stadio? Il ricordo della tua prima trasferta?
Si sono romano e romanista! Non vado allo stadio da quando è uscita la tessera del tifoso…ho detto no alla tessera e ho anche rifiutato la forma di imbastita/sola della possibilità del singolo biglietto fatto senza tessera. Solo gli stadi vuoti secondo me potevano far cadere una legge che ha rischiato di rovinare una cosa bellissima come lo stadio e ciò che vive un tifoso al suo interno. Per quanto riguarda le trasferte te ne cito due antiche: ROMA-FIORENTINA spareggio per andare in coppa giocato a Perugia dove la Roma fu castigata da PRUZZO che era stato appena dato via alla FIORENTINA e un SAMPDORIA-ROMA rimandata per pioggia dove la sola cosa che vedemmo furono le guardie, la pioggia e VOELLER che fu l’unico a fare un piccolo gesto di saluto verso noi che eravamo la in curva….
Torniamo al rap: hai nuovi progetti in arrivo?
Si a breve, spero brevissimo, come prima cosa in programma c’è il video di un pezzo nuovo mio con PLAZA (cantante reggae romano) su beat di SUAREZ dal titolo “UN BUON MOTIVO” e poi sempre con SUAREZ qualche nuova traccia GDB
Ultima domanda prima di chiudere: il nome di un rapper nuova scuola che ti ha colpito.
Ne sto ascoltando poco di rap italiano ultimamente quindi bo??!! Per quanto mi riguarda ora come ora ascolto più altri generi e vecchie canzoni romane quindi se posso dare un consiglio alla gente dico: ascoltatevi GABRIELLA FERRI!!
Grazie mille per il tempo dedicatoci ed in bocca a lupo per i progetti futuri.
Grazie a te per lo spazio e concludo con una mia frase: ” UNO PER AMORE DUE PER AUTODIFESA” e FORZA ROMA!!
20 settembre 2017