Guatemala: la sfida delle foreste

Situato proprio al centro del continente americano, il Guatemala rappresenta uno dei più interessanti e variegati paesi dell’area caraibica. All’interno dei propri confini, infatti, vanta un immenso patrimonio storico, culturale, culinario e naturalistico. Di immensa importanza, poi, vi è la ricchissima biodiversità del mondo animale e vegetale, che trova terreno fertile all’interno delle numerose e umide foreste tropicali. Eppure, anche in un territorio dalle simili caratteristiche, le contraddizioni sono assai diffuse, partendo dai conflitti sociali fino a raggiungere il fragile assetto istituzionale e politico. Sono ancora ben aperte, infatti, le ferite della precedente guerra civile, che ha insanguinato il paese per ben trentasei anni e lasciando sul campo alcune centinaia di migliaia di vittime, tra morti e desaparecidos.
A qualche decennio di distanza dal termine del violento conflitto fratricida, però, la più grande sfida e battaglia del Guatemala non si combatte più con l’uso di armi da fuoco. Ora, i fragili equilibri interni non sono minacciati dallo scontro per il potere o il conflitto tra più fazioni, ma dagli incendi e dal disastro naturale che sta, seriamente, mettendo a rischio la sopravvivenza di questo complesso, quanto delicato, ecosistema. Attualmente, si contano almeno 44 differenti incendi all’interno delle ricche foreste del paese, fatto che non solo sta minacciando la vita di migliaia di esseri viventi appartenenti al mondo animale, ma anche parte di quelle comunità cittadine poste nelle vicinanze di questi imponenti fuochi.
La situazione è talmente grave che il Presidente Bernardo Arevalo ha dichiarato pubblicamente che il Guatemala si trova ora in una condizione di disastro naturale, vista soprattutto l’impossibilità di contrastare in maniera efficace e rapida l’azione del fuoco. Tale dichiarazione è stata poi seguita da azioni concrete, come il trasferimento di numerosi fondi pubblici nei confronti di tutte quelle istituzioni che si occupano di combattere l’azione devastante dei fuochi. Al fine di tutelare la salute pubblica, in particolare dei più giovani, è stata ordinata anche la chiusura delle scuole in tre province centrali e nei dintorni di un sobborgo della capitale, Città del Guatemala.
Il fatto che genera maggiore sconforto e preoccupazione, però, è che – in base a quanto rilevato e dichiarato dalle autorità – almeno l’ottanta percento dei fuochi abbia un’origine artificiale e sia diretta conseguenza dell’azione umana. Non si tratta, però, di azioni espressamente volontarie ma, spesso, tutto ciò è il semplice risultato di errori, in particolare relativi all’ambito agricolo. E’ ampiamente diffusa, tra la popolazione delle campagne, l’usanza di impiegare piccoli fuochi per eliminare l’erba e le specie più invasive presenti nei campi, in vista della successiva piantumazione. Tuttavia, i venti e l’imprevedibilità del fuoco generano soventemente effetti controproducenti, trasformando quella che dovrebbe essere una semplice azione di smaltimento in una vera e propria calamità naturale e sanitaria.
La disponibilità di fondi speciali per combattere il fenomeno, però, ha avuto alcune conseguenze anche all’interno degli equilibri di governo, portando il Presidente a scaricare il proprio Ministro dell’Ambiente e delle Risorse Naturali a causa dello scandalo che ha investito la figlia, accusata di usare in maniera impropria beni e fondi di proprietà statale. Si tratta di una mossa importante e significativa per gli equilibri interni, in particolare dopo la lunga campagna elettorale che ha portato Arevalo al vertice della nazione, principalmente basata sulla promessa e l’ambizioso compito di combattere la corruzione e promuovere la trasparenza.
In conclusione, per quanto la sfida per la salvaguardia delle foreste sia solamente nella propria fase aurorale, è logico dedurre che sia destinata a diventare un tema di primaria importanza all’interno dello scenario nazionale e regionale, visto il rischio di compromettere, in caso di azioni fallimentari, quel complesso equilibrio che lega uomo e natura. E su tali tematiche, va sempre ricordato, non vi è margine di errore.