GRU: l’intelligence militare di Mosca

Tra i numerosi servizi di intelligence e spionaggio esistenti al mondo, l’acronimo GRU – Glavnoye Razvedyvatel’noye Upravleniye in russo o Main Intelligence Directorate in inglese – risulta quasi sempre ai primi posti per celebrità e importanza. Nato per ordine di Stalin nel 1942, si sviluppa immediatamente come importante mezzo di contrasto alle mire espansionistiche dell’Asse e come strumento di spionaggio nei confronti del programma nucleare statunitense, senza dimenticare mai di dedicare un’attenzione particolare all’operato dell’Impero Britannico. Ma il vero periodo d’oro dell’agenzia arriva con la Guerra Fredda, periodo in cui il GRU si impegna in innumerevoli azioni di spionaggio, disinformazione e destabilizzazione all’interno del continente Europeo, delle Americhe e di ogni altra area di interesse strategico per gli interessi dell’Unione Sovietica.
A differenza del KGB, con il quale condivide una storica rivalità, il GRU sopravvive al crollo del blocco sovietico, divenendo così il principale servizio di intelligence militare della Federazione Russa e risultando estremamente attivo fino ad oggi. Attualmente, è organizzato e suddiviso su base territoriale e di competenza, andando a monitorare – e di conseguenza ad operare – all’interno di ogni possibile scenario globale. Per quanto riguarda le specialità, il GRU ha interi dipartimenti che si occupano di intelligence operativa, signal intelligence, economia e tecnologia militare, cyberwarfare e information warfare. Oltre a ciò, il Direttorato può contare su una serie di unità speciali le cui attività variano dalla guerra informatica alla guerra psicologica, senza escludere ovviamente l’eliminazione fisica di personaggi scomodi per gli interessi e le attività della Federazione residenti all’estero.
Di particolare interesse, in questo caso, è l’Unità 29155, il cui obiettivo principale è la destabilizzazione e la conduzione di operazioni segrete all’interno dei paesi europei, sui quali la Russia pone grande attenzione fin dagli albori della Guerra Fredda. Nel corso degli anni, nonostante vi sia ancora un velo di mistero e di incertezza che ricopre le attività e i componenti di questa particolare branca dell’agenzia, numerosi eventi di primaria importanza sono stati attribuiti – o quantomeno collegati – ad essa. Tra gli i più celebri vi sono il tentativo di eliminazione per avvelenamento dell’ex agente GRU Sergei Skripal e della figlia nel marzo del 2018, il tentativo di colpo di stato in Montenegro nel 2016, l’esplosione del deposito di munizioni di Vrbětice in Repubblica Ceca e la celebre occupazione della Crimea nel corso del 2014.
Oltre a ciò, il Direttorato ha sotto i propri comandi numerosi reparti Spetsnaz, ossia reparti speciali dotati delle più diverse competenze e delle migliori specializzazioni. A partire dal crollo dell’Unione Sovietica, questi reparti sono stati ampiamenti impiegati da Mosca nel corso delle principali guerre e operazioni militari che hanno coinvolto gli uomini della Federazione. Tra i principali eventi che hanno visto la presenza di reparti speciali del GRU vanno assolutamente menzionate le due guerre di Cecenia, le operazioni militari nel Dagestan, l’invasione della Georgia del 2008 e, come già menzionato, nell’occupazione della Crimea. In quest’ultimo caso, l’inizio delle operazioni e dei tumulti viene in parte attribuito ad unità del GRU, che sono andate così a contribuire al successo dei “Little green men”.
Il contributo del GRU, ovviamente, risulta di fondamentale importanza anche all’interno del conflitto siriano, dove alcuni reparti vengono impiegati nelle battaglie per il controllo di Aleppo e della provincia di Homs, e nella recente invasione dell’Ucraina. Fin dai primissimi giorni di guerra, infatti, gli spetsnaz hanno operato all’interno dei confini ucraini come sabotatori, generalmente impiegando un travestimento da civili o militari di Kiev. La loro azione, tuttavia, è stata spesso contrastata con efficacia da parte dei servizi di sicurezza locali, che hanno così potuto sventare le azioni più ardite, come il tentativo di assassinio di numerosi membri del governo e dello stesso presidente Volodymyr Zelenskyy.
Nonostante l’ultimo impiego operativo abbia lasciato alcuni dubbi sulle capacità dei comandi e dei membri delle unità Spetsnaz, l’operato del Direttorato risulta – a livello storico – fondamentale per il perseguimento degli obiettivi strategici di Mosca. A partire dall’anno 2008, infatti, vi è stato un progressivo aumento delle azioni e delle operazioni del GRU, che fa ampiamente ricorso ad agenti infiltrati all’interno di nazioni estere in maniera illegale e segreta. Questo fatto rappresenta un salto di qualità, sebbene pur sempre in linea con quanto sempre accaduto nel corso della Guerra Fredda, nella delicata opera di raccolta di informazioni riservate e confidenziali.
E, considerando l’attuale stato delle cose e l’accesa conflittualità che domina lo scenario internazionale, risulta praticamente certo che il nome del GRU sia destinato a comparire in prima pagina ancora per molto tempo.