Vigile ucciso a Milano: arrestato conducente del suv

Era stato promesso la stessa sera della tragedia dal sindaco Pisapia e dal comandante della polizia locale Mastrangelo, che gli investigatori avrebbero messo tutto l’impegno per arrivare a mettere le mani presto sul criminale che era scappato dopo aver travolto Niccolò Savarino. Già nella tarda serata di ieri si aveva sentore che si trattava solo di ore, perchè di lui oramai si sapeva tutto.
Le indagini serrate, attraverso intercettazioni telefoniche e numerose testimonianze, tra cui quella del collega di Savarino, ha portato gli investigatori sulla strada giusta ed i successivi accertamenti sul veicolo coinvolto, ritrovato regolarmente parcheggiato in via Lancetti, hanno poi dato tutti gli imput necessari per l’identificazione.
Oggi ecco arrivare la buona notizia: é stato fermato il conducente del suv. Si chiama Goico Jovanovic, che è conosciuto dalla polizia con numerosi altri alias. Il nomade si era rifugiato in Ungheria, in una località denominata Kelebia, sul confine tra l’Ungheria e la Serbia, verosimilmente dopo la fuga da Milano lo stesso giovedì sera. Da lì avrebbe voluto poi fuggire in Sudamerica sfruttando una rete di complici, sulla cui identità gli investigatori stanno indagando.
Jovanovic ha 24 anni ed era in possesso di passaporto tedesco, anche se di origine serbo-croata, risiedeva a Busto Arsizio (Varese), ma i sui movimenti erano prevalentemente nella zona di Milano.
Sabato mattina il pm Mauro Clerici, che conduce le indagini, assieme al Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati avevano lavorato a ritmo serrato per scrivere le richieste del provvedimento di cattura europeo (Mae), poi confermato altrettanto velocemente dal Gip Giuseppe Vanore, per poi essere inserito nel sistema informatico a disposizione della polizia di tutta Europa. E’ stata questa tempestività che ha consentito alla polizia ungherese di bloccare immediatamente l’uomo accusato di omicidio volontario e resistenza a pubblico ufficiale.
Il capo della squadra mobile, Alessandro Giuliano ha fatto sapere che quando è stato diramato il mandato d’arresto europeo è stata data immediata comunicazione alle autorità ungheresi, che attraverso le generalità e fattezze fisiche hanno avuto la conferma del fuggiasco, già fermato da loro, per delle procedure di identificazione, da una ventina di ore, mentre tentava di passare in Serbia.
Soddisfazioni tra i colleghi della vittima e dai famigliari, che intanto hanno annunciato che i funerali, al contrario di quanto annunciato in un primo momento, saranno celebrati nel Duomo di Milano e non più a Rho, dove viveva Casarino. La data delle esequie verrà comunicata nei prossimi giorni.
Sebastiano Di Mauro
15 gennaio 2012