Canada docet. Il Premier Trudeau accoglie in aeroporto i rifugiati siriani
Il neo-eletto Premier ha dato il benvenuto al primo gruppo di rifugiati siriani giunti nel Paese, parte di un programma governativo di accoglienza. “Bisogna aprire il cuore verso chi fugge da situazioni difficili”.
Nella notte del 10 dicembre il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha accolto personalmente i primi 163 rifugiati siriani giunti in Canada. Arrivati con un aereo militare messo a disposizione dall’Esercito canadese, il gruppo di siriani è giunto al Pearson International Airport di Toronto intorno alla mezzanotte. Presenti insieme a Trudeau anche i ministri di Difesa, Immigrazione e Salute oltre ai capi delle regioni canadesi e John Tory, sindaco della città. Il neo-eletto premier, che aveva promesso in campagna elettorale di accogliere più rifugiati e in minor tempo, ha dichiarato come queste persone “scendono dall’aereo come rifugiati ma usciranno dal terminal dell’aeroporto come residenti permanenti in Canada con un numero di sicurezza sociale, una tessera sanitaria e l’opportunità di diventare cittadini”.
Crediti video: BBC
Il Governo ha infatti predisposto un piano per l’accoglienza a 10mila siriani entro fine anno, cui se ne aggiungeranno altri 15mila entro febbraio 2016. Il paese nordamericano tuttavia non è nuovo a politiche simili: nel 1972 ha ospitato migliaia di rifugiati provenienti dall’Uganda della guerra civile; nel 1979 ha ricollocato 60mila persone fuggite dal Vietnam post bellico, mentre negli anni ’90 accolse circa 6mila kosovari. “Per noi i cittadini – spiega Trudeau – non si definiscono dal colore della pelle, dalla lingua, dalla religione o dalle proprie esperienze pregresse, ma da un insieme di valori, aspirazioni, speranze e sogni condivisi non solo dai canadesi, ma da tutto il mondo”.
Nella giornata di domani è previsto a Montreal l’arrivo di un nuovo aereo fra l’entusiasmo dei cittadini che esultano sui social network al grido di “proud to be canadian“: orgoglioso di essere canadese. Molte anche le iniziative di benvenuto come quella dell’associazione no-profit World Vision Canada che ha pubblicato un video in cui bambini canadesi salutano quelli siriani da poco arrivato nel loro Paese con la frase “Welcome to Canada”.
Crediti video: World Vision Canada
Il Canada è attualmente abitato da 35 milioni di persone provenienti da 29 paesi del mondo. Dagli albori franco-inglesi al Commonwealth britannico, il Paese ha incentivato e tratto beneficio su vari livelli dalle differenze etniche. L’ultima, piccola, ma significativa dimostrazione in tal senso è la recente scelta editoriale del Toronto Star, uno dei maggiori quotidiani nazionali, che ha pubblicato in prima pagina il titolo “Benvenuti in Canada” in inglese e arabo: un Libero formato canadese in pratica. Lo stesso giornale ha anche tradotto diversi articoli riguardanti meteo e hockey, semplici notizie è vero, ma essenziale per i primi passi verso un pieno coinvolgimento delle persone nella vita del Paese.