Elezioni Usa: la lunga notte italiana. La cronaca della serata

È stata una lunga notte quella appena trascorsa: i dibattiti sulle televisioni italiane non sono mancati, dai canali Rai alla maratona di Mentana, per seguire ora dopo ora una delle elezioni più attese degli ultimi decenni. Sebbene siano stati scrutinati diversi milioni di voti non è possibile dare con certezza delle cifre sicure, ci vorranno infatti ancora giorni per capire di quanto uno dei due candidati sarà riuscito a vincere sull’avversario. Ogni stato, o quasi, ha un modo e un momento diverso in cui contare i voti giunti per posta: in Michigan ad esempio i voti arrivati per posta non possono essere scrutinati in anticipo e ci vorranno circa tre giorni prima di avere i risultati al completo; altri stati invece li hanno resi noti subito dopo la chiusura dei seggi.
Già nel pomeriggio di ieri tramite i suoi canali social, anche Francesco Costa, vicedirettore del Post, ha tenuto a sottolineare come la notte appena trascorsa non avrebbe consegnato molte risposte ai tanti ‘perché’ di queste elezioni, quanto si sarebbe capito solo dove avrebbe tirato il vento, se in favore di Trump o Biden.
Poche certezze
Le sicurezze sono molto poche: il complesso sistema di scrutinio dei voti americano ha reso molto difficile fare dei ragionamenti che potessero dare certezze nelle prime ore italiane. Da giorni si sente parlare degli stati contesi fra i due candidati: Georgia, Virginia, North Carolina, Florida, Pennsylvania, Arizona, Michigan, Minnesota, Texas e Wisconsin.
Ci vorranno giorni e settimane per capire chi avrà vinto e in che modo lo avrà fatto: Donald Trump nelle scorse settimane ha dichiarato che qualora sospettasse ci fossero brogli, sarebbe pronto ad arrivare fino alla Corte Suprema.
Certamente sono state le elezioni che hanno richiamato più americani al voto: un vero e proprio record arrivato già con i voti in anticipo, ben 101,9 milioni. L’affluenza totale sarebbe stata del 67%, la più alta degli ultimi 100 anni.
La notte italiana
Tutta la serata è stata accompagnata dagli exit poll dei canali nazionali americani che hanno scandito il passare delle ore: il sistema infatti prevede che le televisioni che seguono in diretta lo spoglio delle elezioni, una volta scrutinati alcuni voti, facciano delle previsioni assegnando quel determinato Stato ad un candidato piuttosto che ad un altro. È lì che si muovono i primi ragionamenti.
Nella mezzanotte italiana si sono chiusi i primi seggi in Kentucky e Indiana e hanno cominciato ad arrivare i primi risultati di alcuni distretti di questi due Stati.
Trump, tramite il suo canale Twitter, ha fin da subito ostentato molta sicurezza dichiarando “WE ARE LOOKING REALLY GOOD ALL OVER THE COUNTRY. THANK YOU!” a cui ha poi replicato Biden in modo opposto spingendo le persone in fila a continuare a votare. A lui ha fatto eco anche Obama.
1.00 chiusi i seggi in sei stati, i primi exit poll non hanno segnalato nulla di inaspettato. Gli stati che in questo primo scrutinio erano dati come incerti sono stati dati rispettivamente la Virginia a Biden, mentre la South Carolina a Trump. La Georgia, stato di norma repubblicano, da Trump in vantaggio, ma mancano diversi voti ai conteggi.
2.00 chiudono i seggi in 16 stati, tra cui la Florida. I voti arrivati via posta durante la serata, prima della chiusura dei seggi fisici, hanno dato i due candidati testa a testa in questo stato chiave. Dagli stati dove già si si aspettava che un candidato avrebbe prevalso sull’altro, come Massachusetts e Maryland tendenzialmente democratici, o Alabama e Tennessee dei repubblicani, i numeri hanno rispettato le aspettative. Le notizie legate alla Florida arrivate in queste ore hanno sorriso a Trump che è stato scelto alle urne dalle contee più grandi.
3.00 Minnesota Michigan, Texas, Wisconsin e Arizona sono da tenere sott’occhio in queste ore. Una delle prime notizie di rilievo arriva alle 3.25 quando Fox News annuncia che secondo le stime i Democratici dovrebbero mantenere la maggioranza alla Camera se non addirittura aumentarla, anche di poco.
4.00 a quest’ora la strada per Biden si sta facendo più in salita del previsto. Le prime proiezioni darebbero Donald Trump vincitore sia in Florida che North Carolina, due stati che qualora confermassero i dati, potrebbero spostare seriamente la vittoria delle elezioni.
5.00 tutto ancora molto incerto e arrivati a questo punto si è in attesa di capire se in Arizona si riconfermerà il presidente in carica o Biden riuscirà a portare dalla sua parte le contee di questo importante stato. Di certo a quest’ora molti sono concordi nel sottolineare come Trump stia andando meglio del previsto, in controcorrente a quanto testimoniato dai sondaggi pre elezioni.
6.00 sono le prime ore dell’alba in Italia quando Assocciated Press assegna lo stato della Florida a Trump. Questa notizia ha scatenato le prime uscite dei candidati, che hanno cominciato a fare alcune dichiarazioni in merito alle prime stime. Entrambi si sono dichiarati molto ottimisti, Biden è sembrato più cauto rispetto a Trump, che ormai conosciamo espimersi in modo più eclatante e deciso. Lo stesso ha cominciato già ad avanzare i primi sospetti sui brogli.
7.00 secondo i dati emersi in queste ore il Texas sarebbe rimasto repubblicano, e anche in Michigan e Pennsylvania, stati che già decisero le elezioni nel 2016, Trump sarebbe avanti nel conteggio. Da sottolineare che gran parte dei voti espressi prima del 3 novembre rimane ancora da conteggiare.
8.00 arriva la conferma che Biden ha conquistato l’Arizona, è il primo stato a passare da un candidato di uno schieramento all’altro.
Oltre a parlare tramite il suo canale Twitter, Trump ha poi rilasciato in queste ore alcune dichiarazioni dalla Casa Bianca. È importante far notare come la sala fosse piena di persone che non hanno in alcun modo rispettato le norme di sicurezza da adottare in questo periodo. Le sue parole hanno fatto molto discutere dal momento che si è dichiarato vincitore negli stati che, come abbiamo visto, probabilmente decideranno l’esito finale delle elezioni ma che ancora sono molto in bilico fra i due candidati, denunciando anche brogli “Questa è una truffa nei confronti del popolo americano, eravamo pronti a vincere queste elezioni, e francamente le abbiamo vinte”. Ha aggiunto poi la sua decisione di rivolgersi alla Corte Suprema.
Ultima notizia, ma non per importanza, è che in Wisconsin, che fino a qualche ora fa vedeva il Tycoon avanti, ora è avanti Biden.
Cosa dicono i dati sulle elezioni
Sicuramente dagli stati che sono sempre stati roccaforti delle due parti in gioco non arrivano sostanziali novità. In Florida dove Biden sembrava avanti nei sondaggi, seppur di poco, invece ha vinto Trump. Lo stesso è accaduto per Michigan e Wisconsin, e così per Georgia e Pennsylvania ma per quanto riguarda questi voti, tutto è ancora da giocarsi dal momento che manca il conteggio di tutte le preferenze arrivate via posta.
Lo ha ricordato più volte nel corso della serata il giornalista Costa, sebbene molti dei media italiani vedano Trump come vincitore, la partita è ancora ampliamente aperta. Il gioco d’equilibrio non è ancora terminato.