USA: perché Trump se la prende con il suo segretario di Stato?
Il presidente mette nel mirino Rex Tillerson, il capo della diplomazia americana, immaginando un duello di Q.I (quoziente intellettivo) tra i due. Un’altra delle tante fantasie di Trump che preoccupa però la stampa americana
WASHINGTON D.C – Un presidente che lancia la sfida al suo segretario di Stato non è certo una cosa che si vede tutti i giorni. Eppure, questo è quanto ha proposto “The Donald” martedì 10 ottobre attraverso un’intervista concessa a Forbes focalizzando l’attenzione sul capo della diplomazia a stelle strisce.
Le tensioni tra il 45° presidente americano e Rex Tillerson sono già note da diversi mesi. Il canale NBC News riportava il 4 ottobre che l’ex patron di Exxon Mobil avrebbe qualificato il presidente come un idiota. È proprio reagendo a questo episodio che Trump ha proposto questa sfida.“Credo che sia un’informazione spazzatura ma se ha detto questo, immagino che dovremmo confrontare i nostri quozienti collettivi. E posso già dirle chi vincerà”.
Il 1° Ottobre il presidente si rese già protagonista di un’uscita contro il suo attuale segretario di Stato, assicurando con un tweet “che perdeva del tempo a negoziare con Little Rocket man” (soprannome di Kim Jong Un, il leader della Corea del nord). L’autorevole giornale della grande mela, The New Yorker, si chiede attraverso le sue colonne se “Trump lascerà lavorare il segretario di Stato”.
LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA
Naturalmente, considerando l’ampiezza del personaggio Trump, non c’è solo Tillerson a fare le spese del suo carattere eccentrico. Il presidente si è rivolto anche al senatore repubblicano del Tennessee Bob Corke, il quale ha qualificato la Casa Bianca come “una casa per adulti”. La risposta del diretto interessato non si è ovviamente fatta attendere. Così, Corcke viene deriso senza mezze misure. Non è la prima volta che Trump se la prende con gli uomini del suo entourage. Ha pubblicamente umiliato l’ex capo di gabinetto della Casa Bianca, Reince Priebus e il ministro della Giustizia, Jeff Sessions. Il New York Times commenta: “Per Trump la tele-realtà non è mai finita”.
Se c’è una cosa sicura per gli uomini dello staff di Trump è proprio l’insicurezza. Nessuno è davvero sicuro del posto, tutti sono soggetti ai suoi variamenti di umore e radicali cambi di idee. Tuttavia, la presa di posizione nei confronti del segretario di Stato e dell’eletto del Tennessee pone l’accento su una questione certamente più grave, come stima The Atlantic: Gli Stati Uniti, scateneranno una guerra contro la Corea del nord o contro l’Iran?
I MEDIA AMERICANI SONO INQUIETI
L’origine delle tensioni tra Trump e Tillerson sono proprio nella gestione da parte di quest’ultimo del caso Kim Jong Un. Nelle ultime settimane il presidente “non smette di suggerire che c’è solo un’unica soluzione sul tavolo” nella crisi nord coreana: l’approccio militare. “Spiacenti, ma c’è solo una cosa che può funzionare”, ha twittato, sabato 7 ottobre. La sensazione, neanche troppo celata è che Trump faccia tutto il necessario per ostacolare il suo uomo nell’escalation incontrollata delle tensioni con Pyong Yang. Inquietudini ben presenti nei media americani che non perdono occasione per ribadire un preoccupante stato d’animo generale.
@manumanuelg85