Londra: quello che c’è da sapere sull’attentato
L’attacco che ha visto protagonista la città di Londra mercoledì 22 marzo è stato causato da un uomo che si è scagliato con la sua autovettura contro i pedoni che attraversavano il ponte di Westminster. In seguito, l’attentatore è stato ucciso mentre tentava l’ingresso nel Parlamento
LONDRA – Secondo la polizia britannica, sembrerebbe che l’assalitore abbia prima investito diversi pedoni per poi essere ucciso dalle forze dell’ordine sul famoso ponte di Westminster che conduce al Parlamento, Old Palace Yard e ha pugnalato un poliziotto. La seduta parlamentare è stata immediatamente sospesa e la zona evacuata. I deputati e il personale hanno ricevuto l’ordine di restare all’interno della struttura.
TRE MORTI E UN FERITO
Contrariamente a quanto annunciato mercoledì sera, non sarebbero quattro i morti ma tre come rettificato dal capo dell’antiterrorismo, Mark Rowley. Il primo ministro britannico Teresa May, ha comunicato che quaranta persone sono state ferite, tra le quali una dozzina di britannici, quattro sud coreani, tre studenti Francesi, due Rumeni, due Greci, un Tedesco, un Polacco, un Irlandese, un connazionale, un Americano e un Irlandese.
L’ISIS HA RIVENDICATO L’ATTENTATO
Il sedicente Stato islamico (ISIS), ha rivendicato giovedì pomeriggio con queste parole l’attentato: “L’autore dell’attacco di ieri di fronte al Parlamento britannico a Londra è un soldato dello Stato islamico che ha risposto alla chiamata di colpire cittadini degli Stati della coalizione”. Le parole sono state divulgate dall’agenzia Aamaq.
CHI È L’ASSALITORE?
Theresa May ha confermato che l’autore dell’attacco era già noto ai servizi segreti. Dopo aver aperto un’inchiesta mercoledì sera, la polizia ha fatto sapere, giovedì mattina che ha arrestato otto persone. Il capo dell’antiterrorismo ha ugualmente indicato che le perquisizioni sono state effettuate in sei diversi indirizzi tra Londra e Birmingham, nel centro del paese ma anche in altre zone.
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— RT UK (@RTUKnews) 23 marzo 2017
ALTO IL LIVELLO DI ALLARME ANTITERRORISMO IN TUTTA EUROPA
La situazione resta ovviamente tesa e Theresa May, ha stimato, che questo attacco non è certo frutto del caso: “Il terrorista ha scelto di colpire il cuore della nostra capitale, lì dove la gente di tute le nazionalità, di tutte le religioni, di tutte le culture si riunisce per celebrare i valori della libertà, della democrazia e della libertà d’espressione”.
Theresa May ha segnalato che il livello di allerta terrorismo nel Regno Unito resta invariato. Dall’agosto del 2014 è livello è quasi massimo. Il quarto punto su una scala composta da cinque punti. Scotland Yard ha annunciato ad inizio mese che i servizi di sicurezza britannica hanno già registrato “tredici tentativi di attentati dal giugno 2013” nel paese. Dopo gli attentati del 2015 in Francia, la polizia ha annunciato l’impiego di 600 uomini delle forze dell’ordine supplementari nella capitale, aumentando il numero di unità a 2 800.
Sadiq Khan, il sindaco della città, ha assicurato che gli sforzi della polizia saranno concentrati nella capitale. Inevitabilmente, il modus operandi di questo attacco riporta alla mente i fatti della Promenade des Anglais a Nizza, in Francia, dove il 14 luglio scorso dove 86 persone morirono travolte da un furgone scagliatosi sulla folla e quello di Berlino in cui morirono 12 persone.
Twitter@ManuManuelg85