Stati Uniti: risarcite le vittime di un prete pedofilo di Los Angeles
Il mondo ha gli occhi puntati in piazza S. Pietro a Roma e sul fumo generato dalla stufa usata dal 1939 per l’elezione del nuovo Pontefice e della nuova guida della Chiesa mentre quattro casi di pedofilia sono stati archiviati negli Stati Uniti. L’arcivescovo di Los Angeles verserà infatti 9.9 milioni di dollari a quattro uomini che hanno dichiarato di aver subito abusi sessuali da uno dei preti pedofili più conosciuti negli Stati Uniti durante la loro adolescenza. Michel Baker è accusato dunque di aver abusato di 23 ragazzi tra il 1974 e il 2000.
Due casi saranno esaminati dal giudice il mese prossimo. Le presunte vittime sono di età compresa tra i 24 e 50 anni. Due sono fratelli di un’altra vittima di Baker e riceveranno 4 milioni di dollari ciascuno. Avrebbero subito diverse aggressioni negli anni 1990. Gli altri due uomini percepiranno poco meno di un milione di dollari ciascuno per aver subito violenze sessuali negli anni 70 e nel 1986.
Le denunce delle vittime tuttavia non erano solo indirizzate a Michael Baker ma anche al cardinale Roger Mahony accusato di non aver utilizzato tutti i mezzi a disposizione per impedire a Baker di agire. Poco dopo la sua nomina in qualità di arcivescovo della città degli angeli nel 1986, Roger Mahony aveva raccolto le confidenze del prete, che dichiarò di aver abusato di due ragazzini per un periodo di sette anni. Invece di coinvolgere la polizia denunciando l’accaduto Mahony spedì Baker nello Stato del Nuovo Messico (New Mexico) in un centro di trattamento amministrato dalla chiesa e al suo ritorno quindi mantenuto nella sua carica. Un certificato raccomandava che il prete doveva essere scomunicato e privato del suo titolo nel caso in cui frequentasse altri ragazzini. Purtroppo questo certificato uscì solo nel 2000 lasciando il tempo a Baker di cambiare nove differenti parrocchie.
I sospetti dei casi di pedofilia non rimangono tuttavia isolati. Nel 2007, l’arcivescovo di Los Angeles sborsò la cifra di 660 milioni di dollari per ritirare oltre 500 denunce. Lo scorso gennaio, 12.000 pagine di un dossier confidenziale della Chiesa sono state rese di pubblico dominio. Evidenziavano come Mahony e i suoi collaboratori inviarono regolarmente i preti pedofili in trattamento presso la struttura del Nuovo Messico. La legge prevede di avvisare la polizia qualora si venga a conoscenza di abusi da parte del clero, una legge entrata in vigore solo nel 1987.
Roger Mahony è andato in pensione nel 2011. Il suo successore l’arcivescovo Jose Gomez in un raro momento di censura della Chiesa contro i suoi, lo ha privato delle sue funzioni pubbliche e amministrative in seguito alla gestione delle denunce delle vittime dei preti. Conservando però il titolo di cardinale, Roger Mahony ha potuto recarsi al conclave di Roma, atto che ha indignato le vittime. “Sono molto turbato che qualcuno che avrebbe potuto impedire a tre ragazzini di essere molestati, possa designare il nuovo pastore di Cristo”, ha spiegato l’avvocato delle vittime.
Tagliato dal mondo dal suo ingresso nella cappella Sistina Roger Mahony, che ha chiesto perdono, non può commentare l’accordo di martedì ma ne è informato. Un avvocato dell’arcidiocesi, Michael Henningan ha sottolineato che la chiesa “si è sempre giudicata responsabile di Michael Baker”. Il cardinale Mahony ha riconosciuto di aver commesso un grande e grave errore sul suo conto.
Manuel Giannantonio
13 marzo 2013