Cuba: riapparso in pubblico Fidel Castro per le elezioni
La riapparizione in pubblico di Fidel Castro per partecipare alle elezioni legislative cubane è stato certamente l’unico evento di questo scrutinio in cui l’assenza di un opposizione dovrebbe confermare a fine mese la rielezione senza sorprese del Presidente Raul Castro.
Fidel Castro è arrivato intorno alle 17 (ora locale) nella sede elettorale di Piazza della Rivoluzione presso l’Havana, dove ha sempre votato prima di essere gravemente malato e di delegare al potere suo fratello Raul Castro, come indicato dall’Agenzia di informazione nazionale.
Il leader cubano di 86 anni non era più apparso in pubblico dall’ultimo 21 ottobre, quando accompagnò il ministro venezuelano, Elias Jaua all’Hotel National.
Una fotografia pubblicata dalla stampa locale evidenzia che Fidel Castro dialoga con alcune persone appoggiato sul bastone che usa per camminare. Circa 8.5 milioni di Cubani hanno già votato nella giornata di domenica per eleggere i 612 membri dell’Assemblea nazionale.
Nessun candidato dell’opposizione è presente a questo scrutinio finalizzato anche all’elezione dei 1269 delegati per le quindici assemblee provinciali e non metterà in gioco il potere del partito unico, il partito comunista di Cuba.
La nuova Assemblea procederà all’elezione del Consiglio di Stato, organo esecutivo supremo, del quale la trentina di membri elegeranno il 24 febbraio il loro Presidente, che molto probabilmente e senza sorprese sarà Raul Castro alla caccia del suo secondo mandato consecutivo. Secondo le nuove disposizoni, lo scrutinio segna per la prima volta dopo mezzo secolo il ritorno al limite di due mandati della durata di cinque anni, nuovamente imposta ai piani alti responsabili del paese.
Dunque la generazione storica al potere dopo la Rivoluzione cubana nel 1959 dovrebbe cedere parzialmente il posto ad una nuova generazione di dirigenti che potrebbe apparire con l’elezione del Consiglio di Stato. Tuttavia i dissidenti cubani, privi di una rappresentanza politica concreta hanno chiamato all’astenzione del voto.
Manuel Giannantonio
4 febbraio 2013