Nozze gay: primo si’ dal Parlamento francese. Bagnasco: ”Siamo vicini al baratro”
Francia. È stato approvato in Parlamento, con una maggioranza schiacciante (249 si’ e 97 no), il primo articolo del disegno legge che permetterà alle coppie omosessuali di sposarsi e di adottare bambini. Grazie a questo voto in Francia il matrimonio cambia definizione e apre le porte alle coppie gay, nell’articolo approvato quest’oggi l’unione coniugale viene esplicitamente definita con queste parole: «un accordo tra due persone di sesso diverso o del medesimo sesso».
Ricordiamo che a volere con forza questa legge è stato il partito socialista del presidente Francois Hollande, che nel corso delle ultime settimane ha trovato grande opposizione dalla controparte del centro-destra e dal mondo cattolico. Le proteste, che hanno mandato in tilt Parigi lo scorso 13 gennaio, contro l’approvazione di questo disegno legge, circa un milione i manifestanti (300mila secondo le forze dell’ordine), non sono servite a far cambiare idea ai deputati francesi. Ormai l’approvazione finale è data per scontata.
Numerose le polemiche dal mondo della Chiesa. In Italia a suscitare maggior attenzione è il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, che ha dichiarato: «Siamo vicini al baratro. Molti paesi europei che hanno ormai varato leggi sbagliate sulla vita, sulla famiglia, sulla libertà stanno dimostrando che non acquistano in termini di una civiltà più umana e solidale, ma, semmai, più individualista e più regressiva. Dovremmo, noi italiani, il nostro paese, prendere esempio da queste situazioni da questi esiti estremamente pericolosi per non seguirne le orme».
Il cardinale Bagnasco ha inoltre aggiunto che: «l’Europa ha dimenticato le proprie radici cristiane, le radici della propria cultura e della propria civiltà. Volendo sistematicamente eliminare la religione dal proprio orizzonte crede di conquistare delle libertà nuove, delle autonomie sconosciute».
Come detto ormai l’approvazione della legge, prevista per il prossimo 12 febbraio, è data per scontata, il presidente Hollande ha comunicato che nei prossimi giorni riceverà i rappresentanti delle associazioni scese in piazza nei giorni scorsi contro la proposta di legge sull’introduzione delle nozze gay, da lui definiti come «persone di seconda classe».
La Francia potrebbe così diventare presto il dodicesimo paese del mondo dove gli omosessuali potranno sposarsi ed adottare bambini.
Enrico Ferdinandi
(Twitter @FerdinandiE)
3 febbraio 2013