Cina: la casa distrutta per l’autostrada
Le autorità hanno demolito sabato una casa di cinque piani situata proprio nel bel mezzo dell’autostrada di una città del’Est della Cina, che è diventata il simbolo della resistenza di fronte alle espropriazioni imposte dai responsabili locali che vogliono imporre dei nuovi progetti di sviluppo.
La casa dunque è stata distrutta dopo che i loro leggittimi proprietari hanno accettato un indennizzo di espropriazione di 260.000 yuan (32.000 euro), come dichiarato dal capo del villaggio di Xiayang zhang, Chen Xuecai, presso l’agenzia stampa Associated Press.
I proprietari, Luo Baogen e sua moglie, non hanno confermato questa informazione, i loro telefoni portatili sono rimasti spenti nella giornata di ieri e sono rimasti irragiungibili per tutta la giornata. M.Chen ha tuttavia riportato che M.Luo era stanco dell’eccessiva attenzione rivolta nei suoi confronti nelle ultime ore da parte dei media ed ha accettato volontariamente l’ammontare della somma propostagli dallo Stato.
“Luo Baogen ha ricevuto decine di persone da parte dei media ogni giorno da quando la sua abitazione si è trovata nel bel mezo dell’autostrada. Ha quindi deciso di farla abbattere”, come dichiarato da Chen Xuecai.
La coppia era l’unica residente nell’intero quartiere ormai demolito per far posto ai lavori della nuova autostrada nei dintorni della città di Wenling, nellla provincia di Zhejiang. La demolizione di questa casa avviene dopo una settimana in cui sono state diffuse immagini impressionanti della palazzina in mezzo all’autostrada via internet.
Luo Baogen aveva appena concluso di pagare la sua casa che gli è costata 600.000 Yuans (circa 80.000 euro) mentre il governo gli ha proposto 220.000 yuans (27.143 euro) per traslocare, cosa che egli inizialmente ha rifiutato secondo il capo del villaggio Chen Xuecai. L’offerta è successivamente balzata ai 260.000 yuans (circa 31.000 euro). Questa palazzina sopranominata anche “casa-chiodo”, dato che i proprietari rifiutavano in tutti i modi di farla distruggere, riccorrendo anche alla violenza quando necessario. Per fortuna ora la situazone sembra essere tornata alla normalità. Un episodio certamente curioso che ha fatto parlare di sé in tutto il mondo ma che lascia anche da riflettere..E se fose successo a uno di noi? Come ci saremmo comportati?
Manuel Giannantonio
2 novembre 2012