Terrorismo a Bruxelles, almeno 21 morti e più di 100 feriti
Questa mattina il terrorismo è tornato prepotentemente a far parlare di sé e lo ha fatto attraverso una serie di attacchi mortali nella metro e all’aeroporto di Bruxelles. La prima esplosione è avvenuta intorno alle 9 alla fermata di Maelbeek, seguita da un’altra alla Metro Schuman, nei pressi delle istituzioni della Ue. Le autorità non escludono un attacco kamikaze, come quello che poco tempo dopo ha devastato buona parte dell’aeroporto Zaventem, scatenando il caos tra la folla in attesa del proprio imbarco. Le fonti riferiscono che sono almeno 21 i morti complessivi, più di 100 i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Le forze di polizia avrebbero inoltre rinvenuto un terzo ordigno inesploso all’interno dell’aeroporto.
Per il momento non ci sarebbero italiani coinvolti ma il dato è provvisorio. La Farnesina ha lanciato un tweet in cui comunica l’apertura dell’unità di crisi: “Unità di Crisi raccomanda ai connazionali presenti a #Bruxelles di evitare spostamenti al momento. Unità di Crisi attiva: +39-06-36225”.
Subito dopo gli attacchi, le forze di polizia sono intervenute in massa organizzando lo sfollamento delle aree colpite e chiudendo al traffico le strade, in questo momento percorse esclusivamente dai mezzi di soccorso che incessantemente stanno facendo la spola con le strutture ospedaliere. Chiuso il Palazzo Reale, la metro, i musei e alcune scuole, cancellati tutti i voli da e per Bruxelles e innalzato il livello di allerta anche a Parigi, Roma e nella vicina Olanda.
In questi minuti è arrivata anche la rivendicazione degli attacchi da parte dei Jihadisti, diffusa su Twitter da Abou Maouedh el Qayrawani: “I leoni di Bruxelles vi dicono: o lasciate libero Salah questo è il negoziato dello Stato Islamico”. Subito dopo la pubblicazione, sono seguiti altri messaggi minatori: “Bruxelles diventerà presto una delle province dello Stato islamico… dovete solo aspettare”; “Le esplosioni di Bruxelles sono solo una piccola parte del caro conto che gli adoratori della croce dovranno pagare”.