Stati Uniti: il direttore della CIA si dimette per adulterio
Non è il mormone Mitt Romney che è stato eletto alla Casa Bianca, come noto è stato confermato Barack Obama, tuttavia anche nell’America libera dagli sguardi puritani non si scherza con il matrimonio. Anticipando senza dubbio lo scandalo, il generale David Petraeus, considerato come un eroe di guerra, ha sorprendentemente lasciato la propria carica alla testa della CIA a causa degli effetti di un rapporto extra-coniugale.
“Ieri pomeriggio mi sono recato alla Casa Bianca e ho chiesto al Presidente di accettare le mie dimissioni di direttore della CIA per ragioni personali”, ha annunciato venerdì 9 novembre Sir. Petraeus in un messaggio indirizzato agi impiegati della potente agenzia che dirigeva da più di un anno. Michael Petraeus ha spiegato nel suo messaggio di addio all’amministrazione: “Dopo più di 37 anni di matrimonio ho fatto prova di un inaccettabile comportamento come marito e come dirigente di un organizzazione come la nostra”.
Non sappiamo con chi il militare abbia commesso l’adulterio. Per molti il periodo preso in considerazione è quello trascorso in Iraq, ma la NBC propone direttamente un nome, quello di Paula Brodwell, una donna che recentemente avrebbe tentato di procurarsi le mail personali di Petraeus, nel periodo in cui dirigeva la coalizione internazionale in Afghanistan. Né l’FBI, né il Dipartimento di Giustizia hanno voluto lasciare commenti in merito.
In un comunicato Barack Obama, non entra effettivamente neanche lui nei dettagli del caso, ma saluta il generale David Petraeus, “generale quattro stelle, ferito in un operazione militare e che ha servito gli Stati Uniti dopo decenni di straordinario lavoro e rendendo il paese più sicuro e più forte”. Il Presidente da poco confermato tale ha scelto di affidare la gestione dell’agenzia a Michael Morrell, l’attuale numero due della CIA che assicurerà ad interim la sua direzione e si presenterà di fronte i parlamentari la settimana prossima.
Le dimissioni generali di Petraeus sono avvenute poco prima della sua audizione di fronte alla Commissione parlamentare del Senato e della Camera dei rappresentanti, nel quadro dell’inchiesta sull’attacco delle torri gemelle di New York nel 2001.
Manuel Giannantonio
10 novembre 2012