Stati Uniti: 100 giorni separano Obama e Romney dalle elezioni
Il conto alla rovescia è ufficialemnte iniziato. Rimangono 100 giorni prima che gli Americani siano convocati alle urne per decretare il nuovo presidente del paese e decidere dunque se confermare l’attuale presidente Barack Obama o preferirgli il rivale repubblicano Mitt Romney che secondo i risultati forniti dalle indagini ha buone probabilità di farcela. Il presidente uscente avrebbe il 65% di probabilità di essere rieletto secondo la stima effettuata dallo specialista in materia Nate Silver, sul sito del New York Times. Il vantaggio ottenuto in alcuni Stati decisivi per ora non garantiscono assolutamente nulla, la distanza tra i due rivali infatti si sta sensibilmente riducendo.
L’autorevole sito RealClearPolitics conferisce il 46.4% dei voti a Obama e il 45.1% a Mitt Romney. L’appoggio del presidente uscente si sarebbe quindi ridotto ultimamente. Se il presidente democratico pare leggermente favorito nella corsa alla presidenza fissata per il 6 novembre, resta vittima di un economia le cui previsioni future sono accolte da una profonda incertezza. Da qui alla fine dell’anno il tasso della disoccupazione dovrebbe abbassarsi solo dello 0,3% secondo la Casa Bianca. Con tali prospettive, l’esperto in Scienze Politiche Thomas Mann si è detto impressionato che Barack Obama sia riuscito a mantenere il suo vantaggio su Mitt Romney. “Tutti i governi del mondo hanno problemi e difficoltà a farsi rieleggere in questo periodo difficile dell’economia”, ha dichiarato Thomas Mann dell’istituto Brookings. Secondo un inchiesta del Wall Street Journal/NBC pubblicato questa settimana, soltanto il 36% degli elettori americani hanno fiducia nell’attuale presidente per riconsegnarli le chiavi dell’economia americana e con essa gran parte di quella mondiale, contro i 43% che accordano la loro fiducia in Mitt Romney. Lo stesso sondaggio indica che il 69% degli americani considerano il loro paese “mal indirizzato”. Mentre ‘ex governatore del Massachusets accusa il suo rivale Obama di professare una concezzione dell’economia estranea all’esperienza americana, quest’ultimo come risposta pone l’accento sul lato oscuro del passato da imprenditore del candidato repubblicano. Dalla fine del mese di maggio infatti, i democratici hanno realizzato alcuni messaggi pubblicitari televisivi caratterizzati da una certa aggressività mirando specificatamente alle ricchezze di Mitt Romney e al bilancio sociale secondo loro disastroso delle imprese gestite dalla Bain Capital, l’ex società di Romney. Nonostante ciò, il candidato repubblicano è riuscito a raccogliere nel mese di giugno la somma record di 106,1 milioni di dollari per la propria campagna elettorale contro i 71 milioni raccolti dall’amministrazione Obama lo scorso mese. Sul campo però Obama resta strettamente fedele alla strategia difensiva della classe media. I due partiti organizzeranno la loro convention presidenziale alla fine di agosto e agli inizi di settembre e dei dibattiti televisivi sono previsti per il 3, 16, e 22 ottobre.
Manuel Giannantonio
29 luglio 2012