Al via i tentativi di große Koalition tra la CDU-CSU e l’SPD.

La Germania corre e corrono i partiti eletti al Bundestag per dare al paese un governo federale in grado di dare le risposte concrete alle crisi, economica, sociale e migratoria che stanno affliggendo la “locomotiva d’Europa”. Ha vinto, come previsto dalle intenzioni di voto, la CDU-CSU di Friedrich Merz con il 28,6% dei voti, ma soprattutto ha vinto la AfD che si è confermata anche alle elezioni nazionali seconda forza politica con il 20,4% dei voti, ricordando all’opinione pubblica tedesca ed europea che i neo nazisti sono in Bundestag e in grado di avere un peso nel processo legislativo.
Ecco, quindi, che per “arginare” l’onda della destra estrema è necessario per le forze politiche moderate trovare un programma di governo condiviso il più rapidamente possibile per formare un governo in grado di essere stabile e performante riguardo le riforme da attuare.
I colloqui CDU-CSU SPD
Come riportato dal tabloid Bild, al fine di evitare di prolungare l’incertezza politica CDU-CSU e SPD inizieranno da venerdì i colloqui politici per sondare la possibilità di formare una große Koalition. I colloqui saranno condotti dal leader della CDU Friedrich Merz e dal presidente dell’SPD Lars Klingbeil e saranno fondamentali per comprendere i margini sui quali sarà possibile costituire un’alleanza di governo e se eventualmente ci saranno dei margini. La leadership dell’SPD si è riunita giovedì per finalizzare la propria strategia negoziale. La delegazione del partito che tratterà con gli omologhi Cristiano democratici comprenderà otto alti funzionari dell’SPD insieme al segretario generale Matthias Miersch. Le figure chiave della squadra includono il ministro della Difesa Boris Pistorius, il vicepresidente dell’SPD e ministro del lavoro Hubertus Heil e la co-presidente Saskia Esken. Mentre la squadra negoziale della CDU inizialmente contava sei uomini, tra cui Merz, il leader del partito gemello CSU Markus Söder, e il segretario generale della CDU Carsten Linnemann.
I primi colloqui segnano un passo significativo verso la formazione del prossimo governo tedesco dopo le elezioni anticipate del 23 febbraio, in cui nessun partito si è assicurato una chiara maggioranza. Mentre la CDU è emersa come la forza più forte, un’alleanza CDU-SPD è vista come l’unico mezzo per raggiungere una coalizione bipartitica che escluda l’estrema destra di Alternativ fur Deutschland (AfD), che è arrivata seconda al ballottaggio. Tutti gli altri partiti che hanno ottenuto seggi in parlamento hanno escluso di formare una coalizione con l’AfD.
“Il mondo là fuori non ci aspetterà, né aspetterà lunghi colloqui e negoziati di coalizione. Ora dobbiamo riacquistare rapidamente la nostra capacità di agire in modo da poter fare la cosa giusta a casa nostra, in modo da essere di nuovo presenti in Europa, in modo che il mondo possa vedere che la Germania è di nuovo governata in modo affidabile”, con queste parole Merz, di fronte ai sostenitori del partito a Berlino ha denunciato la necessità di agire rapidamente.
La AfD rimane in agguato
Il voto di domenica scorsa ha visto l’estrema destra di Alternativa per la Germania (AfD) – un partito con forti posizioni anti-immigrazione e filorusse – proiettato al secondo posto con il 20,7 per cento. Sarebbe il suo miglior risultato in un’elezione nazionale nel paese più potente d’Europa, provocando onde d’urto in tutto il continente. Alice Weidel, candidata alla cancelleria dell’AfD, lo ha descritto come un successo storico e che il partito di estrema destra rimane disponibile per discutere della costituzione di un governo di coalizione con i conservatori, cosa che Merz, tuttavia ha escluso.
Vedremo, quindi, questi primi colloqui come andranno e che futuro spetterà alla Germania che determinerà definitivamente equilibri istituzionali ed europei nuovi.