Francia. Macron nominerà il nuovo premier nelle prossime 48 ore

Emmanuel Macron ha annunciato che il nome del prossimo Primo Ministro sarà rivelato entro le prossime 48 ore. Questa decisione arriva in un momento politico estremamente delicato, segnato dalla recente sfiducia al governo guidato da Michel Barnier. Al centro delle discussioni c’è la necessità di un “patto di non aggressione” tra le forze politiche. Questo accordo includerebbe l’impegno del governo a non utilizzare l’articolo 49-3 per bypassare il Parlamento, mentre i partiti si impegnerebbero a non presentare mozioni di sfiducia. L’obiettivo principale di Macron è evitare un nuovo scioglimento dell’Assemblée Nationale, garantendo una governabilità più stabile per i prossimi 30 mesi.
Secondo BFM TV, il presidente ha cominciato le consultazioni da Ryad con i suoi fedelissimi e le prosegue dall’aereo presidenziale. La sua priorità, dicono stretti collaboratori citati da BFM, è «non apparire senza un governo davanti a Trump, che sarà a Parigi nel weekend per la riapertura di Notre-Dame». «È una questione di credibilità per la Francia», aggiunge la fonte.Tra i possibili candidati alla premiership emergono figure di rilievo come François Bayrou, leader centrista e alleato di lunga data di Macron, il ministro della Difesa Sébastien Lecornu e l’ex socialista Bernard Cazeneuve. Bayrou, in particolare, sembra avere un vantaggio grazie alla sua capacità di costruire ponti tra moderati di diverse fazioni politiche.
Tuttavia, le tensioni rimangono alte. La sinistra, rappresentata dai socialisti e dai Verdi, ha espresso scetticismo sulla disponibilità di Macron a fare compromessi significativi, nonostante il tavolo di dialogo aperto all’Eliseo. Alcuni leader della gauche hanno chiesto cambiamenti concreti nella politica economica e sociale per contrastare l’ascesa delle forze di estrema destra, oltre a una maggiore attenzione alle istanze ecologiste e sociali.
Nel suo intervento alla fine del dibattito sulle mozioni di sfiducia al suo governo, Michel Barnier ha ricordato ai deputati che hanno «nelle mani l’avvenire dei francesi». «Non è per piacere che ho presentato quasi tutte le misure difficili in questo bilancio. Avrei preferito distribuire denaro», ma «questa realtà (di bilancio) non scomparirà per magia con una mozione di censura». È «urgente affrontare il nostro debito di bilancio», ha sottolineato, «facendo i conti con la realtà dei nostri conti pubblici». Barnier ha citato una serie di cifre, tra cui quella di «60 miliardi» di euro di interessi sul debito da pagare ogni anno, che è «più del bilancio della nostra difesa o dell’istruzione superiore».