Cosa accade quando un oligarca come Musk influenza milioni di voti?

Il fondatore di Space X Elon Musk ha senza dubbio svolto un ruolo influente durante la campagna elettorale per le elezioni statunitensi del 5 novembre e potrebbe continuare a farlo in una seconda amministrazione Trump.
Musk potrebbe riuscire a esercitare il proprio potere sulle agenzie governative che regolano le sue attività. Proprio intervenendo nel programma online di Tucker Carlson il miliardario ha sottolineato che sarebbe “felice di aiutare il governo ad essere più efficiente. Penso che dobbiamo tagliare la burocrazia, ridurre la troppa regolamentazione e le agenzie federali. Creiamo nuove agenzie tutto il tempo e questo rappresenta un costo per le persone”, ha spiegato Musk aggiungendo che “l’America è una nazione di costruttori” e “presto sarete liberi di costruire”.
Elon Musk “è un supergenio” e “dobbiamo proteggere i supergeni”. Lo ha detto Donald Trump ringraziando il miliardario suo sostenitore, durante il discorso rivolto ai suoi supporter. Ma il miliardario e fondatore di Space X, Elon Musk “potrebbe essere il più grande vincitore di un secondo mandato di Trump” alla Casa Bianca. A scriverlo è ‘Nbc News’ in un ritratto del Ceo di Tesla nel quale viene sottolineato che Musk “e il suo impero imprenditoriale potrebbero raccogliere enormi frutti” da un ritorno dell’ex presidente Usa alla Casa Bianca.
Musk, che ha trasformato X in una cassa di risonanza pro-Trump. E se solitamente i super ricchi appoggiano, aiutano e indirizzano i candidati dietro le quinte, Musk nei giorni scorsi è diventato il volto pubblico della conclusione della campagna di Trump. Musk ha più volte espresso opinioni su questioni chiave, come la regolamentazione delle tecnologie emergenti, la politica energetica e la libertà di parola. Attraverso la piattaforma X (precedentemente Twitter), di cui è proprietario, ha condiviso post e discussioni che hanno attirato l’attenzione mediatica e suscitato reazioni polarizzanti.
Con la vittoria di Trump ormai confermata, l’intervento di Elon Musk nella campagna elettorale ha suscitato dibattiti sulla concentrazione di potere mediatico e sull’influenza che imprenditori di spicco possono avere sui processi democratici.