Europee 2024, un’avanzata dell’estrema destra in Germania e in Francia
I risultati tedeschi, la vittoria di Cdu-Csu, l’Afd affonda Scholz
Le elezioni europee del 2024 hanno visto la maggiore affluenza dai tempi della riunificazione delle due Germanie. Quasi un 65% degli aventi diritto si sono recati alle urne e per la prima volta l’età degli elettori è stata abbassata a 16 anni. Non è l’unica novità che sorge nel contesto tedesco: una sconfitta dei due principali partiti del governo federale e la vittoria dei due partiti di estrema destra ed estrema sinistra.
I socialdemocratici, Spd, sono sempre stati il partito più forte della coalizione, ma quest’anno sono stati stroncati dall’adesione più bassa della storia, ovvero un 13, 9%.
Alternative fur Deutschland (Afd) è il partito di estrema destra presentatosi alle elezioni, che prima d’ora non era mai riuscito ad entrare nel governo federale o regionale. Oggi è diventato il secondo partito in Germania e il primo in Germania dell’Est, avendo raggiunto un 15,9% nonostante gli scandali che hanno coinvolto i suoi candidati alla viglia delle europee.
Paradossalmente le elezioni non hanno favorito l’Unione di centrodestra; Cdu-Csu sono saliti al 30%. Un risultato modesto, ma non abbastanza elevato per sovrastare la scena politica e per formare un nuovo governo di Grande coalizione con i socialdemocratici.
Francia: il partito di Marine Le Pen trionfa
Il Rassemblement National con capolista Jordan Bardella e la leader Marine Le Pen ha vinto le elezioni europee in Francia con il 31, 5% di voti, la lista macroniana di Valerie Hayer ha ottenuto il 14,5%. Il Presidente Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere l’Assemblea nazionale, indicendo le elezioni anticipate e subito dopo la leader di Rn ha evidenziato la prontezza nel governare.
Una vittoria importante e ampiamente prevista dai sondaggi effettuati da febbraio, ciò che non era previsto era l’alleanza con Les Républicains di Eric Ciotti. Il partito di Ciotti aveva dichiarato, precedentemente, che mai si sarebbe giunti ad una coalizione con l’estrema destra. Una dichiarazione oggi non rispettata e che vede cadere quel rinomato tabù, dato che il leader dei repubblicani ha sottolineato che ad oggi ““siamo troppo deboli per opporci ai due blocchi che sono i più pericolosi (..) “Abbiamo bisogno di un’alleanza con il Rn restando noi stessi. Il Paese non è mai stato tanto a destra, attende degli atti”. Si tratta di una decisione e di un’azione che ha generato rabbia e stupore in molti neogollisti che, vista la situazione, potrebbero decidere di spostarsi verso la coalizione del presidente, Ensemble.
Una novità di grande rilevanza nel contesto francese, che potrebbe far crescere ulteriormente il partito di Le Pen, un’alleanza che potrebbe essere intesa come una mossa strategica e necessaria per fare la differenza.
La reazione di Macron: sciolta l’Assemblea nazionale e indizione elezioni anticipate
Il Presidente francese Emmanuel Macron afferma di non potersi rassegnare alla vittoria del Rassemblement National, ragion per cui ha convocato le elezioni anticipate. Il Presidente non può agire come se ciò non lo preoccupasse e ha deciso di convocare le elezioni per il prossimo 30 giugno, nella convinzione che queste dimostreranno che il Rassemblement National non è pronto a governare il Paese, ma che la sua vittoria sia dovuta ad un forma di sanzione contro l’attuale maggioranza presidenziale.
Difficile prevedere i risultati futuri, ma la scelta del Presidente è stata da lui considerata come necessaria.