Peskov: “La Nato è già in guerra con Mosca”

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha alzato il livello dello scontro verbale con l’Occidente, dichiarando che «la NATO è di fatto coinvolta» nel conflitto russo-ucraino a causa del sostegno militare dei Paesi occidentali all’Ucraina. «La Nato è in guerra con la Russia. Questo è ovvio e non richiede ulteriori prove», ha affermato Peskov secondo quanto riportato dall’agenzia Tass. L’Occidente ha guardato con preoccupazione all’eventualità di un’estensione del conflitto.
Qualora il deteriorarsi dei rapporti tra Russia e Occidente sfociasse in un conflitto l’Italia non sarebbe in grado di sostenerlo. Lo ha fatto presente il ministro della Difesa Guido Crosetto alludendo a una qualsiasi eventualità di questo tipo: «Non siamo pronti né ad un attacco russo né ad un attacco di un’altra nazione, lo dico da più tempo. Penso che abbiamo il compito di mettere questo Paese nella condizione di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci: non dico Putin, dico chiunque». Il ministro attribuisce quest’impreparazione alla mancanza di investimenti. Non siamo pronti – ha spiegato – «perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi vent’anni e quindi i vent’anni non si recuperano in un anno o in due anni».
Nel frattempo, un altro drone russo ha sorvolato la Polonia, questa volta sfiorando i palazzi del potere di Varsavia. Secondo il premier Donald Tusk, i servizi di sicurezza polacchi avrebbero «neutralizzato un drone che sorvolava gli edifici governativi e il Belvedere (residenza del presidente, ndr)». In merito a questa operazione, sempre nell’ambito della crescente tensione tra Nato e Russia, sarebbero stati arrestati due cittadini bielorussi. Quasi anticipando le parole di Peskov, nella notte italiana il presidente americano Donald Trump era ritornato sul suo ruolo di mediatore tra Russia e Ucraina. «L’odio tra Putin e Zelensky è imperscrutabile», ha detto il tycoon ai reporter. E sull’ipotesi di un incontro tra i due ha spiegato: «Probabilmente dovrò convincerli, perché si odiano così tanto che quasi non riescono a parlare. Sono incapaci di parlare tra loro».
Il portavoce russo ha commentato le recenti dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, secondo cui «la pazienza con Putin si sta esaurendo». Peskov ha replicato sostenendo che «la Russia resta aperta e pronta al dialogo», spostando però la responsabilità dell’impasse sui negoziati su altri attori. Secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax, Peskov ha accusato l’Ucraina di «rallentare artificialmente il processo» negoziale e ha puntato il dito contro l’Europa, accusandola di «interferire nella questione». Il riferimento potrebbe essere al recente rifiuto da parte di Zelensky di raggiungere Mosca per parlare con Putin.