Documentario e Jovanotti in primo piano – Giorno 4 – Roma 2016
E’ il documentario il protagonista della quarta giornata della Festa del Cinema di Roma. E che si tratti di un argomento di intrattenimento o scientifico, è la narrazione non fiction che la fa da padrone.
Into the Inferno – Werner Herzog
Werner Herzog (regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore e attore), considerato uno dei maggiori esponenti del nuovo cinema tedesco, firma il documentario in concorso nella sezione ufficiale Into the Inferno.
Presentato anche al Toronto International Film Festival, Herzog si è avvalso della presenza del vulcanologo Clive Oppenheimer. Insieme sono andati in giro per il globo per filmare i più pericolosi e profondi vulcani del pianeta.
“I vulcani se ne fregano di quello che stiamo facendo qui” dice Werner Herzog.
Uno dei tour più estremi della lunga carriera del regista tedesco. Dalla Corea del Nord all’Etiopia, dall’Islanda all’Arcipelago di Vanuatu, gli uomini hanno creato mitologie per dare un senso ai vulcani.
Il documentario quindi si divide in due filoni: la dettagliata esplorazione scientifica dei vulcani e le credenze create dagli essere umani, leggende del passato che arrivano ai giorni nostri, intorno alle eruzioni e al fuoco.
“Ovviamente esiste il lato scientifico nel nostro viaggio – ammette il regista – ma quello che veramente abbiamo cercato di afferrare e il lato magico, i demoni, i nuovi dei. Questo è il viaggio che abbiamo preparato per noi stessi, non importa quante cose strane avremmo alla fine incontrato”.
Le immagini rosso sangue della lava che lenta si impadronisce di tutto ciò che tocca sono estremamente suggestive. E dall’altra parte l’incontro con le tribù che credono che nei vulcani ci siano degli spiriti ci mostra come in alcune zone della terra non sia arrivata l’informazione scientifica che per noi sembra normale.
Suggestivo l’omaggio ai ricercatori francesi Katia e Maurice Kraff, conosciuti per aver filmato la lava da distanze addirittura restrittive.
The Eagle Huntress – Otto Bell
“Non puoi scegliere il momento in cui inizia una vera avventura. Non puoi scegliere una data o pianificare un itinerario. Questa è una delle tante lezioni che ho imparato mentre dirigevo The Eagle Huntress“
Così il regista Otto Bell esordisce nello spiegare come tutto ebbe inizio.
“Spero che The Eagle Huntress – continua il regista – trasporterà gli spettatori un un piccolo mondo sconosciuto pieno di temi universali. Spero realizzerete – come ho fatto io – che c’è spazio per l’emancipazione femminile anche nei più nascosti e difficili angoli del mondo.”
Il documentario mostra la vera storia di Aisholpan, tredicenne mongola con il sogno di diventare la prima cacciatrice di aquile donna, arrivando a competere all’annuale Golden Eagle Festival. Questa giovane nomade musulmana vuole dimostrare che “una ragazza può fare tutto ciò che fa un ragazzo, a condizione che sia determinata”. Per prima cosa deve convincere il padre Agalai – maestro cacciatore di aquile – ad iniziarla a quest’antica arte che si tramanda di padre in figlio da generazioni. La storia è ambientata sui monti Altai, nel nord della Mongolia, la parte più remota del paese, un luogo in cui le donne sono sempre state considerate troppo fragili per cacciare le aquile. Aisholpan ha intenzione di dimostrare a tutti che si sbagliano.
The Rolling Stones Olé Olé Olé!:
Viaggio attraverso l’America Latina – Paul Dugdale
Vulcani, aquile ma anche tanta bella musica con i Rolling Stones.
Il documentario segue il tour dei primi mesi del 2016 attraverso dieci città latinoamericane, concluso nella tanto blindata Cuba, ad Avana, dove la band si è esibita per la prima volta. Un road movie che celebra il potere rivoluzionario del Rock in una maniera divertente e indagatore. Il film racconta il tour, la cultura locale e il legame unico che esiste tra i popoli dell’America Latina e i Rolling Stones e combina le vibranti riprese dal vivo con altre più intime che ci portano nel mondo dei Rolling Stones. Un ritratto di una band ancora sulla vetta del successo, che ha visto tutto ma che è ancora affamata e desiderosa di esplorare nuovi orizzonti
Ad Avana si conclude il tour latino americano del gruppo. Uno stadio gremito che vede la band idolo suonare per il pubblico cubano. Un momento che sancisce, insieme all’intervento di Barak Obama, avvenuto cinque giorni prima del concerto, l’inizio di un periodo di rinascita, che si chiuderà – speriamo – con la conquista della vera libertà del popolo di Cuba.
Jovanotti
E sempre di musica parliamo nella sezione Incontri Ravvicinati grazie all’intervento di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Un artista nato negli anni novanta che durante i decenni ha visto la sua musica cambiare ma rimanere sempre in vetta.
Jovanotti è alla festa del cinema di Roma per parlare, per la prima volta, del cinema “secondo Lorenzo”, scegliendo e commentando alcune sequenze di film per lui importanti.
“La mia formazione è avvenuta sulle immagini più che sulla letteratura o perfino sulla musica – ha precisato il cantante – Mi rendo conto di pensare per immagini anche quando invento le mie canzoni. Amo e rispetto il cinema, tanto da considerarlo la vera e propria mitologia moderna”.
La musica di Jovanotti ha spesso creato il leitmotiv di film: da Muoviti, muoviti nella commedia Parenti serpenti di Mario Monicelli a Ragazzo fortunato in Aprile di Nanni Moretti fino a Una tribù che balla in Un boss sotto stress di Harold Ramis e Piove in una celebre puntata de I Sopranos. Vincitore del David di Donatello per Baciami Ancora nel film di Gabriele Muccino. Collaborazione con il regista doppiato con la colonna sonnora de L’Estate addosso.
… e ancora …
Oggi presentazione di La fille de Brest, sezione ufficiale, di Emmanuelle Bercot. Storia ispirata alla vita di Irène Franchon. In un ospedale di Brest, uno pneumologo stabilisce un legame diretto tra alcune morti sospette e il consumo di Mediator, un farmaco presente sul mercato da trenta anni. Prima sottovoce, poi travolta dalla frenesia dei media, la vicenda culminerà con una vittoria per la verità.
Sempre oggi è presentato Tramps di Adam Leon. “L’ho fatto per la gente che si diverte ad andare al cinema – ha spiegato il regista – Credo sia utile, perché un film può avere due tipi di merito: quello artistico e quello di riuscire a rendere migliore una giornata”. Nel film Danny è un aspirante cuoco. Un giorno il fratello gli chiede di completare un lavoro per suo conto. Sembra tutto molto semplice: prendere una valigetta da un’autista, Ellie, andare a un appuntamento e scambiare la valigetta con un’altra. Ma Danny prende la borsa sbagliata e si ritrova a vagare, insieme a Ellie, per i quartieri e per i sobborghi di New York in cerca della valigetta giusta. Non si sono raccontati tutta la verità e sono molto attratti l’uno dall’altra.
Altro documentario, sempre presentato oggi con conferenza stampa, per Volfango De Biasi. Il titolo che si presta a un intelligentissimo doppio senso è Crazy for Football. Mostra la prima nazionale italiana di “calcetto” per pazienti psichiatrici che ha partecipato quest’anno ai mondiali di Osaka.
Per sapere cosa è successo i giorni precedenti cliccare su:
Moonlight e Tom Hanks – Giorno 1
Michael Bublè vs Oliver Stone – Giorno 2