Il Giardino delle Esperidi Festival: coerenza, teatro e natura
È sempre un piacere per noi parlare di Campsirago Residenza e di Il Giardino delle Esperidi, il Festival itinerante con la direzione artistica di Michele Losi che questo anno si svolge dal 24 giugno a domenica 4 luglio 2021 nei borghi e sui sentieri del Monte di Brianza.
Perchè qui, a Campsirago Residenza, nella grande famiglia di artisti che ne fanno parte, nelle loro vite, nella loro splendida sede, un Palazzo di pietra del XV secolo con ampie stanze e grandi camini che riscaldano anche se non accesi, nella ricerca artistica che conducono, c’è una coerenza tra azioni, parole e produzioni, che colpisce.
Ed un forte legame con la natura. Si indaga, ci si interroga sulle possibili direzioni che sta prendendo la nostra società, sui suoi atteggiamenti di dominio sulla natura che mettono in pericolo il nostro pianeta. E si suggeriscono alternative partendo proprio dalla terra, dal bosco, dalla natura.
Il Giardino delle Esperidi: Imparare dalla natura ad agire in modo che le conseguenze delle proprie azioni non distruggano la possibilità di vita futura.
Molte performence sono infatti accompagnate da “cammini” in mezzo al bosco, percorsi che consentono a chi li compie, piccole e meravigliose evoluzioni. Imparare dalla natura ad agire in modo che le conseguenze delle proprie azioni non distruggano la possibilità di vita futura, per arrivare a sviluppare un’etica globale di comportamento che non si esaurisca con l’umanità di oggi ma passi alle generazioni future.
Ritroviamo la relazione tra natura, coscienza ecologica-ambientale e arte, in molte delle loro produzioni.
Come Vivarium, la prima sperimentazione di land art virtuale sui sentieri del Monte Brianza, per valorizzare in modo permanente il territorio attraverso arte, natura e nuove tecnologie. Grazie alla app gratuita ImaginAR scaricabile sul cellulare, il sentiero che parte dal borgo di Campsirago e sale sul Monte Genesio, si trasforma così in un percorso artistico itinerante nel bosco, con opere digitali capaci di dare corpo alla poesia o a realtà pregresse.
Attraverso lo schermo dello smartphone infatti, la realtà circostante si arricchisce di immagini dell’invisibile tra musiche, suoni e parole. Sul monte Genesio si sono susseguiti celti, romani, cristiani e potrà accadere infatti di vedere sul proprio schermo alcuni spiriti passati.
Il tutto è stato concepito prodotto e realizzato da Campsirago Residenza e dalla Cooperativa Bepart.
Amleto, una questione personale: teatro nel paesaggio.
A Il Giardino delle Esperidi è stata presentato anche Amleto, una questione personale, spettacolo che inizia sul palco, dove tutto è movimento, mimo, ritmo, musica latino americana, con qualche istantanea che cristallizza il movimento dei bravissimi attori. I loro frizzi e lazzi, i teatrali inchini, gli schiamazzi, ricostruiscono da subito un ambiente di corte corrotto ed ipocrita che festeggia le nozze tra Claudio e Gertrude.
Poi il pubblico abbandona la sua poltrona e si mette in cammino, nel bosco, in un percorso itinerante con soste che rappresentano episodi o personaggi della storia di Amleto. Nell’assenza della sicurezza della seduta lo spettatore avverte temporaneamente un senso di spaesamento e forse sente di più i dubbi di Amleto e i propri insieme al suo mondo che crolla.
Ci sono lungo il percorso, oggetti disseminati: ombrelli, scarpe, petali di fiori, veli che sembrano lasciati da Magritte come indizi che dovrebbero aiutarci a risolvere dubbi e che in realtà ci confondono ancora di più e ci ricordano che nella vita tutto è mistero. Molto suggestivo è il funerale di Ofelia, davvero divertente la scena dei due becchini. Sebastiano Sicurezza è un centro propulsivo di energia.
La regia è di Anna Fascendini, Giulietta de Bernardi e Michele Losi, anche in scena insieme a Barbara Mattavelli, Benedetta Brambilla, Liliana Benini, Marialice Tagliavini, Sara Milani, Sebastiano Sicurezza, Sofia Bolognini, Stefania Ventura e Stefano Pirovano. I testi sono in parte tratti dall’Amleto e in parte una scrittura originale degli attori con la supervisione drammaturgica di Sofia Bolognini. I costumi della fantasiosa e delicata Stefania Coretti. Le musiche di Diego Dioguardi, Luca Maria Baldini. Tutte le foto sono di Alvise Crovato.
Il Giardino delle Esperidi
Intero € 15
Speciale Sostenitore Campsirago Luogo d’Arte € 20
Ridotto (under 20, over 65) € 12
Cena con spettacolo posto unico € 30
Proiezione del documentario L’ultima ruota posto unico € 3
Teatro per l’infanzia:
Biglietto unico € 8
Omaggi
Bambini sotto 1 anno
Accompagnatori persone con disabilità
tel. 0399276070
esperidi@campsiragoresidenza.it
Come arrivare Da Milano a Il Giardino delle Esperidi
– A4/E64 e uscire ad Agrate. Alla rotonda prendere la 2ª uscita e prendi Via Industrie/SP121 e seguire le indicazioni per Tangenziale Est/A51/Lecco/Concorezzo/Vimercate/Usmate Velate. Entrare in A51.
oppure
– A51 per Tangenziale Est/Lecco/Tangenziale Nord/Torino/Venezia/Usmate Velate/Aeroporto Malpensa
oppure
– Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga