Siria, bombe su Damasco e Aleppo: 15 morti
”Il piano Annan per la Siria procede, ma e’ una crisi che dura da oltre un anno e che non può essere risolta rapidamente. La situazione non e’ soddisfacente ci sono piccoli segni di applicazione del piano. Alcune armi pesanti sono state ritirate, altre restano. Alcune violenze sono diminuite, altre continuano, siamo inorriditi dalle violenze. La violenza deve cessare, gli aiuti devono raggiungere i più vulnerabili ed il dialogo deve cominciare”. Queste le parole, pronunciate pochi giorni fa, dal Ahmad Fawzi, portavoce dell’inviato speciale dell’Onu e della Lega araba per la crisi siriana, Kofi Annan.
Piccoli segni di applicazione del piano di pace non bastano però a fermare le violenze e le morti quotidiane di decine di cittadini. Solo oggi sono morte 15 persone, secondo gli attivisti difatti i militari di Assad hanno continuato a bombardare pesantemente Damasco e Aleppo. Ancora una volta i cittadini (a Damasco) sono stati attaccati mentre stavano celebrando i funerali di 9 manifestanti morti negli scorsi giorni: lacrimogeni e colpi d’artiglieria, almeno dieci morti e decine di feriti. Sempre a Damasco le truppe governative hanno aperto il fuoco sulla folla a Barzeh (quartiere centrale), dove sono stati condotti rastrellamenti casa per casa e numerosi arresti arbitrari.
Ad Aleppo invece è avvenuto un attentato dinamitardo nella tarda mattinata di ieri: un ordigno posto su un pullman nel sobborgo di Tar al-Zarazir, una delle zone più povere e degradate della città, ha causato la morte di 5 persone.
Sul web ogni giorno crescono i filmati amatoriali girati dai cittadini siriani che testimoniano quanto avvien
Enrico Ferdinandi
6 maggio 2012