Spagna: il governo ammette che il paese è in recessione

Il ministro dell’economia spagnolo Luis de Guindos ha ammesso lunedì che il paese è caduto in recessione, per la seconda volta dal 2009, mentre gli investigatori esigono un rendimento più elevato per comprare i titoli di questo paese. Le cifre ufficiali sul prodotto interno lordo del primo trimestre 2012 non saranno pubblicate prima del 30 aprile. Luis Guindos ha dichiarato che l’economia spagnola dovrebbe aver registrato nel primo trimestre una contrazione simile a quella dell’ultimo trimestre 2011, che era del 0.3%, in rapporto al terzo trimestre. Due trimestri successivi al ribasso corrispondono alla definizione tecnica di recessione, la quale è stata ampiamente anticipata in Spagna.
Secondo il ministro, che ha accordato un’intervista al quotidiano El Mundo, il ribasso non sarà tuttavia così grave: ”se mi aveste fatto questa domanda due mesi fa, non avrei mai pensato che il primo trimestre 2012 sarebbe stato peggiore dell’ultimo trimestre dell’anno scorso. Ma questo non sarà il caso”, ha dichiarato Luis de Guindos. Questi propositi e altre recenti dichiarazioni del governo, lasciano intendere che la Spagna è effettivamente in piena recessione. Il governo di destra di Mariano Rajoy si è impegnato a procedere ad importanti riduzioni del budget. Ma sui mercati, si teme sempre più che la recessione renda impossibile il raggiungimento degli obiettivi che la Spagna deve assolutamente raggiungere magari cercando anche un aiuto internazionale sotto qualsiasi forma, all’infuori ovviamente della Grecia, dell’Irlanda e del Portogallo. I rendimenti del debito spagnolo sono passati lunedì mattina al di sopra del 6% per la prima volta dall’inizio dell’anno. L’economia spagnola è in difficoltà dopo lo scoppio della bolla immobiliare nel 2008. Mentre i prezzi delle abitazioni sono sempre bassi la sopravvivenza di alcune banche e la capacità di un nuovo governo di controllare le proprie finanze sono causa di molti dibattiti. Il partito popolare (PP), che ha riportato le elezioni nel mese di novembre contro i socialisti, ha preso le misure per ridurre il deficit spagnolo, uno dei più elevati della zona euro. Ma la fiducia nelle capacità del presidente del governo Mariano Rajoy a lavorare all’interno dei limiti del budget della zona euro è stata messa a dura prova quando il capo del governo ha abbassato in maniera unilaterale l’obiettivo del deficit 2012 nel mese di marzo. Il ministro dell’economia ha ugualmente dichiarato che il governo prenderà delle misure supplementari per sostenere le piccole e medie imprese nelle regioni del paese. Se la Spagna non ha mancato l’obiettivo deficit nel 2011 la causa è certamente riconducibile alle troppe spese effettuate dalle regioni. Le 17 regioni autonome spagnole devono riportare il deficit pubblico a 1,5% del 2012, contro il 2,9% dell’anno scorso.
Manuel Giannantonio
16 aprile 2012