L’Italia ufficialmente in campagna per le elezioni europee
Si aprono ufficialmente le danze per le elezioni europee. Tutti i contrassegni sono stati depositati presso il Ministero dell’Interno, sono apparsi i primi nomi dei capilista e sono arrivati anche i primi sondaggi di Quorum/Youtrend: FdI è il primo partito (27,8%), seguito da Pd e M5S che sono in crescita, insieme a Stati Uniti d’Europa, AVS e Azione. Scendono invece FI e Lega.
Quest’anno ci saranno novità per quanto riguarda il voto: gli studenti fuori sede potranno finalmente votare nel comune in cui vivono, aspetto che potrebbe incentivare la partecipazione. Nel frattempo, giungono alcune critiche circa i leader candidati.
Elezioni europee: come e quando si vota
Gli italiani eleggeranno 76 eurodeputati e andranno alle urne l’8 e 9 giugno 2024.
Il territorio è diviso in 5 circoscrizioni e, entro il 1 maggio, tutte le liste che concorreranno per le elezioni europee verranno depositate presso l’apposito Ufficio.
Il sistema impiegato sarà il proporzionale ed i cittadini potranno esprimere fino a tre preferenze, rispettando l’alternanza di genere. La soglia di sbarramento sarà del 4%.
Nello stesso periodo, si terranno le elezioni regionali in Piemonte e le amministrative nel 40% dei Comuni italiani: sarà un vero e proprio election-weekend.
Liste e nomi
Per quanto riguarda i gruppi europei in cui confluiranno i partiti italiani, avremo: Fratelli d’Italia nel Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei; Forza Italia nel Partito Popolare Europeo; Partito Democratico nell’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici; Azione, +Europa e Italia Viva in Renew Europe; la Lega in Identità e Democrazia; Movimento 5 Stelle nei non iscritti.
Alcuni leader dei principali partiti figurano come capilista, aspetto criticato da Romano Prodi, secondo cui la loro candidatura alle elezioni europee va considerata come una ferita alla democrazia.
In particolare, Elly Schlein (Pd) è capolista in ben due circoscrizioni, Centro e Isole, mentre altrove figurano Stefano Bonaccini (Nord Est), Cecilia Strada (Nord Ovest) e Lucia Annunziata (Sud).
In merito agli altri partiti, il quadro è meno chiaro. Salta però all’occhio la candidatura di Antonio Tajani in praticamente tutte le circoscrizioni, tranne le Isole.
Altri nomi che spiccano sono Emma Bonino (Stati Uniti d’Europa) e soprattutto Ilaria Salis con AVS.
Da confermare la candidatura della premier Meloni, mentre Salvini e Conte hanno già escluso la propria.
Simboli di ieri e oggi
Al Viminale sono stati depositati tutti e 42 i simboli dei diversi partiti e va riconosciuto che ci sono state delle trovate alquanto creative.
Alcuni esempi sono il Pd che ha incluso il logo del PSE (ma non il nome della leader Schlein) oppure FdI con il cognome “Meloni” più grande del nome del partito.
Seguono poi il M5S che ha inserito l’hashtag #pace, +Europa e IV che compaiono insieme.
Molti simboli rimangono invece immutati e ritornano alcune immagini del passato: falce e martello, una croce, i Pirati, rose rosse e la fiamma tricolore.
Saranno in sostanza delle elezioni europee colorate, anche se i micro-partiti verranno con molta probabilità schiacciati dai big, non superando lo sbarramento.
Di questi tempi rimane però di vitale importanza un’affluenza consistente. Come ha ricordato il Presidente Mattarella, all’UE servono riforme coraggiose.